FEDERALISMO ORA!!!!!!!

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sabato 2 ottobre 2010

Quando la secessione parte dalla Sicilia

E fu il momento della Lega in cui più si raccolsero voti, gli anni in cui non vi era manifestazione del carroccio in cui non si udiva, dalle folle sterminate, un coro con le parole "secessione, secessione". Questa politica valse il record di preferenze per il nostro movimento che arrivò a superare, alla Camera dei Deputati, il 105 dei consensi. Inutile ricordarlo che furono anche gli anni dello scontro più duro con le Istituzini dello stato borbonico, con quelli istituzioni che chiedono alla Padania, ancora oggi, una gabella complesiva, che vale 50 miliardi di euro l'anno che finiscono in un buco nero. Erano anni in cui, con tutti i partiti italiani era in atto un braccio di fero vero e proprio, per chi, come noi, voleva un nord non più schiavo e chi colme tutti gli altri, voleva che il flusso ingente di danaro, continuasse indisturbato da nord verso sud, affinchè si potessero mantenere collegi elettorali, oltre che un intero establishment di potere.
Ebbene, oggi, a chiedere la secessione non è il ricco nord, non è la Lega Nord, non sono quei cattivoni che inneggiano al Sole delle Alpi, bensì il quarto governo siciliano del governatore Lombardo, che con la sua strampalata coalizione che vede al governo dell'isola, democristiani, cattocomunisti, comunisti e fascisti, lancia la volontà di studiare, con diverse università sicule, la possibilità di dotarsi di una propria moneta. Già, perchè adottare una propria moneta vuol dire di fatto secedere dal resto del paese. Stranamente, nula da obiettare su questo, da parte di nessuno, nemmeno da parte di quella sinistra che ha sempre osteggiato sia la secessione che il federalismo stesso, mentre ora si trova al governo della Sicilia, con un Governatore che di fatto agita lo spettro della secessione dal paese. Inutile dire che il sottoscritto pladirebbe ad una simile iniziativa, poichè potrebbe essere la riscossa del sud contro un sistema di potere che ha visto si no ad oggi, praticamente tutti i partiti, invischiati nella spartizione del potere colpevoli di non aver saputo far crescere economicamente e strutturalmente l'isola. Bena, auguri allora al governatore lombardo ed alla sua variopinta giunta, gli auguro di arrivare, con la sua moneta alla secessione, con buona pace del Pd, dell'Fli e dell'Udc, tre forze politiche che come detto prima, tanto hanno fatto contro la Lega Nord e la secessione padana. 

venerdì 1 ottobre 2010

In Provincia, tagliate oltre 200 auto blu e di servizio!

Finalmente si comincia a tagliare sugli sprechi in Provincia. Dopo le spese dissennate del centrosinistra, altro che bugie, la nostra amministrazione, durante la discussione degli equilibri di bilancio, ha annunciato il taglio di ben 200 auto, tra quelle blu e di servizio. Certo, il periodo, certo la crisi, certo le ristrettezze economiche, hanno fatto la loro parte, vero è che non c’è più la voglia di vedere certe cifre appostate all’interno del bilancio della Provincia di Milano. Pensate che nell’ultimo anno di Amministrazione Penati, le spese per i cellulari ammontavano a più di un milione di Euro! Un’azione concreta dunque, nel segno del risparmio e del rispetto per tutti i nostri cittadini, un segno di buon governo dopo le libagioni provinciali di un centro sinistra che predica bene, da agli altri dei bugiardi, ma quando governa poi, si vede nei fatti, quanto questi signori, abbiano le mani bucate.

mercoledì 29 settembre 2010

Piano "B" del Pd magentino sulla Variante di Pontenuovo, fallito miseramente



 COMUNICATO STAMPA



Magenta: Gelli (Lega): Variante di Pontenuovo: Il Piano “B”del centro sinistra, come previsto, è stato già affossato dal Consiglio Provinciale. E’ la riprova che ancora una volta, ai nostri cittadini dicevo il vero, contro chi, come suo consuetudine, racconta e vende fumo nella nostra città.


Come volevasi dimostrare, il Consiglio Provinciale, nella seduta convocata per discutere le linee guida del nuovo P.T.C.P. provinciale, ha rigettato l’emendamento di cui avevo già parlato, che tendeva a stralciare la realizzazione della nuova strada per Malpensa, con la conseguente perdita della realizzazione della Variante su Pontenuovo. Con un voto contrario della Lega Nord e della Pdl, oltre che l’astensione, su questo punto, dell’Italia dei Valori, il piano B, fallisce miseramente dopo solo poche settimane di vita. Un pericolo sventato dunque, poiché se tale emendamento avesse ottenuto l’approvazione dell’aula di Palazzo Isimbardi, per la nostra comunità e più segnatamente per la frazione di Pontenuovo, si sarebbe aperta una fase per cui il Pd avrebbe dovuto dire, in modo molto chiaro che né la strada per Malpensa, né soprattutto la ormai famosa variante, si sarebbero realizzate. Ho già ribadito, come fosse pressoché impossibile, per questioni economiche, che la Provincia e la Regione si facessero carico della realizzazione di tale opera, ora,  responsabilmente, dopo aver sminato una vera e propria bomba ad orologeria collocata sulla testa dei nostri cittadini di Pontenuovo, con tutte le forze politiche che “ci vogliono stare”, occorre lavorare affinché soprattutto la variante veda finalmente la luce. Diciamo basta ai progetti demagogici e che fanno perdere tempo a tutti, concentriamoci sul CIPE e verifichiamo se sia o meno possibile abbattere parzialmente i costi di realizzazione dell’opera primaria, al fine di poter vedere garantita la realizzazione delle tanto richieste opere. Mi auguro che la sinistra ora, dopo aver provato ad imboccare una strada senza uscita, si metta a discutere seriamente con i propri sindaci e ci dica, realmente, da che parte sta.








martedì 28 settembre 2010

S.P.Q.R. ovvero Senatus popolusque Romanus oppure sono porci questi romani?

Si sono indignati tutti quando Umberto Bossi, leader storico della Lega Nord, l'altra sera alla festa di lazzate ha pronuncialto l'acronimo dell'antica iscrizione romana. Apriti cielo, dal Sindaco di Roma capitale Alemanno, al Pd, al Presidete della provincia di Roma, al Ministro Frattini passando per altri esponenti di tutti i partiti politici. E pensare che un simpatico cartone animato, quello appunto di Asterix, già ironizzava sulla scritta senza che nessuno avesse nulla da dire a proposito. Cero, Bossi è un Ministro della Repubblica si è sottolineato, è il Leader del terzo partito politico nel paese, è uno degli uomini più importanti dell'attuale governo. Tutto vero, tutte considerazioni giuste e corrette, tuttavia io ancora non ho visto o sentito fare una valutazione seria di cosa si celi dietro l'esternazione del Senatur. Certo, per i soliti noti, meglio denigrare ed attacacre, se è vero come è vero che oggi, la vera spina nel fianco per il mondo politco italiano, è rappresentata dalla Lega Nord e dai suoi uomini. In questi giorni stiamo assistendo ad un attacco concentrico di diversi mondi alla Lega, da quello politico, con Bersani in testa che nel suo discorso di chiusura alla festa di Torino ha fatto trasparire in modo limpido come la sfida del Pd non sia nei confronti della Pdl, quanto appunto del carroccio;poi è stata la volta di Montezemolo, l'imprendirtore con i soldi degli altri che proprio nel fine settimana ha accusato la Lega di chicchiere e nulla più, per finire con le gerarchie ecclesiastiche che, sulla questione accoglienza, ne hanno dette un sacco ed una sporta a tutti.  Insomma cosa voleva dire quel cattivone di Umberto Bossi con quella colorita espressione? Tutti si sono indignati, ma nessuno dei partiti romani ha mai proferito parola quando ogni anno dalla Padania, volano verso Roma Ladrona 50 Miliardi di Euro in tasse e balzelli, che vanno a finanziare le più disparate iniziative. Nessuno dice nulla quando il Comune di Napoli, in piena campagna elettorale, bandisce un concorso per 534 persone, mentre a Magenta, ad esempio, facciamo fatica ad assumere un vigile, nessuno dice nulla quando in Lombardia paghiamo il ticket sanitario sulle prestazioni perchè le altre regioni non rimborsano le prestazioni dei pazienti che, da fuori

territorio, vengono a curarsi nei nostri ospedali, nessuno si indigna perchè la sanità lombarda, ogni anno,
spende 54 Milioni di Euro per l'assistenza agli immigrati irregolari, senza che di questa enorme spesa, ritorni un solo centesimo. Ecco il perchè di esternazioni cosi forti, ecco il perchè della provocazione anche pesante
che cela, anche se non troppo velatamente uno stato d'animo di molti nostri cittadini che si sentono di serie B, quando molti li considerano, erroneamente di serie A. Dunque bando al solito perbenismo, bando alle solite polemiche da bar, dimostrino tutti che hanno a cuore determinati problemi che la nostra gente ci sottolinea, solo allorapotremo chiedere a Bossi di considerare Roma, come la Caput Mundi, considerata nell'antichità.


lunedì 27 settembre 2010

Chissà come la pensano quelli del Pd di Magenta nel merito di questi casi di derivati

Verificando su alcuni siti istituzionali, saltano fuori un bel pò di comuni governati dal centro sinistra che con gli Swap, ci sanno fare eccome. Dopo tutte le critiche ricevute come assessore che per altro ci siamo trovati, dal momento che come più volte detto e riferito, fu il Commissario ad incominciare la partita, ecco un bell'elenco che dimostra come tanti comuni e altri enti superiori si sono trovati a dover gestire questo problema:

Palazzuolo: 1.333.138
Firenzuola: 7.817.588
Marradi:    2.014.363
Campi di B. 46.901.887
Pontassieve: 78.791.039
Impruneta: 27.332.825
Scandicci: 65.775.039
San Casciano: 6.724.911
Taverelle Val di Pesa 7.699.624

E poi i casi limite della città di Firenze, da sempre governata dal centro sinistra che ha un monte derivati di 728.791.039 Milioni di Euro, una somma pari agli affari che genera il campionato di calcio della nostra seria A (fonte Gazzetta dello sport) che hanno portato il comune stesso a dover appostare a bilancio per pagare interessi passivi, nel 2009 per 5 milioni, nel 2010 per 8 milioni, nel 2011 per altri 5 milioni, tutti soldi insoma che entreranno nella casse delle banche.

E la Regione Toscana? Ente da sempre governata dal centro sinistra, il conto dei derivati ammonta a 624.776.954 di Euro.


E che dire poi della veltroniana Roma Ladrona che nel periodo 2004 - 2007 ha visto il conto derivati aperti dal Walter Nazionale, pari a 3,2 Miliardi di euro, il doppio di quelli sottoscritti da Milano.

Insomma, è lecito chiedersi cosa ne pensa il Pd locale di tutti questi amministratori locali che non guadagnano poco come abbiamo fatto noi bensì hanno messo i proprio comuni in seri guai con i prodotti derivati.

A loro buona fortuna, al Pd locale ed ai suoi esperti, la parola.!

Pronti a chiedere al Consiglio di uscire dai Contratti derivati e l'opposizione che fa?

I conti tornano eccome……le mie parole ormai per qualche consigliere comunale del Pd, sono oggetto di continue polemiche e contro repliche. Ciò che però tutti devono sapere è che martedì 28, chiederemo al Consiglio Comunale di uscire dalla questione Contratti Derivati. Come ne usciamo? Ne usciamo molto bene, senza perdere soldi, come invece hanno dovuto patire molti comuni del circondario e non solo. Avremo certo gestito malamente, in ogni caso, le opposizioni di questa questione, non si sono nemmeno accorte dell’esistenza di questi contratti all’interno del nostro bilancio, sino alla ormai famigerata trasmissione di Report, nella quale, per la prima volta, si parlava appunto di contratti derivati e di Swap. Avremo anche gestito malamente tutta la vicenda, vero è che la Corte dei Conti, nel merito di questa delicata partita, non è mai intervenuta, (come invece avvenuto nella pressoché totalità degli altri enti), sulla nostra condotta in materia, limitandosi a verificare il nostro “modus agendi” che, come detto prima, non è mai stato messo in discussione. Vero è che moltissimi comuni hanno dovuto portare all’attenzione dei rispettivi Consigli Comunali, risoluzioni imposte dalla Magistratura Contabile, e manovre di bilancio per evitare buchi di bilancio, azioni queste che la nostra Amministrazione, non ha mai dovuto patire. E il tutto con buona pace di chi, dopo aver sonoramente ronfato per sette lunghi anni, pur avendo nelle proprie mani, non solo i bilanci preventivi e consuntivi per risorse ed interventi ma anche il bilancio per singoli capitoli, non ha mai chiesto nemmeno una spiegazione o prodotto un’interrogazione nel merito. Cosi, come diceva Lubrano, la domanda non può che sorgere spontanea, ovvero:” Se è vero che il sottoscritto ha creato un danno al Comune cosi grande, se è vero che il sottoscritto ha gestito in malo modo la partita, perché l’opposizione non ha mai detto nulla, per esempio nella fase delle rimodulazion?” E ancora, “Se il sottoscritto ha creato questo grande danno dal 2002 ad oggi, perché le minoranze hanno sollevato il problema solo nel 2007?” Se queste affermazioni non fossero vere, sfido comunque tutti i membri dell’opposizione ad una assemblea pubblica, verbali alla mano, per dimostrare che non ci si può inventare intelligenti dopo sette anni, ed accusare il mondo per quello che si è fatto. Quindi, chi oggi afferma che il Pd si è interessato subito dopo le rimodulazioni di questi derivati, non solo afferma il falso ma crede di poter evitare una ulteriore figuraccia che risiede nel fatto che non solo nessuno si è accorto di nulla ma anche che, chi, attraverso gli organi di informazione aveva pronosticato un indebitamento del nostro comune sino al 2020, con conseguenze nefaste per la città, oggi si deve ricredere. Che dire poi quando si paragona l’atto di indirizzo dato dal Consiglio Comunale sulla realizzazione della variante di Pontenuovo e questo atto di indirizzo. Mischiare le Pere con le Mele è uno sport che deve piacere a qualche furbetto del Pd, che anche in questo paragone pensa che tutti siano fessi, dal momento che il primo atto, quello relativo alla Variante, è un invito agli enti superiori affinché venga realizzata una determinata opera, quindi la nostra Amministrazione evidentemente non può costruire la suddetta strada in prima persona, per l’atto invece che porteremo all’attenzione del Consiglio, noi possiamo operare sin dal giorno dopo, qualora approvato, èd è ferma nostra intenzione operare proprio in questo senso. Il tempo è galantuomo, e così vedremo se tra due anni, ciò che mi auguro venga approvato domani sera, rimarrà lettera morta oppure no; io sono sicuro che in breve tempo chiuderemo l’operazione definitivamente, come sono altrettanto sicuro che chi oggi scrive certe cose, ad atti chiusi, dirà ancora una volta che non è vero. Due fattispecie comunque diverse tra loro, appunto come le Pere e le Mele che avevano portato il Pd ed i suoi esponenti persino a mettere in discussione i calcoli per il pagamento dei flussi, senza contare però tutta una serie di questioni tecniche, rilevanti ai fini del giusto calcolo.
E anche sulla gestione del debito, è grande la confusione degli uomini del Pd, infatti se nel 2002, la Cassa Depositi e Prestiti non presentava più l’eccellenza in fatto di tassi proposti agli enti, (il nostro comune infatti apriva, prima di stipulare ogni mutuo, un’indagine di mercato per verificare quale fosse l’istituto di credito che offrisse le condizioni migliori), nel 2010, complice una crisi che ha portato il sistema bancario a stringere i cordoni della borsa, l’Istituto in questione, è ritornato ad essere un vantaggio per tutti gli enti locali. Insomma, se è poco credibile la mia linea d’azione, certo quella del silenzio per sette lunghi anni, non depone a favore di una minoranza che per tanti e diversi consigli comunali ci ha ricordato che la loro azione era improntata al controllo dell’operato della maggioranza, ma tant’è che se i consiglieri esperti in materia di bilancio, oggi paragonano le nostre azioni a livello economico del 2002 con quelle dell’ultimo anno, significa che regna incontrastata una beata ignoranza sui fatti economici, rilevanti, per il periodo 2002 – 2010. Dal canto mio, mentre vedo comuni come Milano, Roma o Regioni come la Toscana che hanno guai seri derivanti da queste operazioni, non possono non sottolineare come a Magenta siamo in netta contro tendenza, e la nostra città, uscendo da queste operazioni, non avrà a patire esborsi milionari di danaro dei cittadini, non avrà a patire multe da parte della Corte dei Conti o dal Ministero del Tesoro. “Prima de parlà se tass”, diceva un vecchio detto magentino, evidentemente qualcuno, forse non riesce a cogliere appieno il profondo senso di poche parole.