FEDERALISMO ORA!!!!!!!

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martedì 21 dicembre 2010

Ecco un pò di numeri per rispondere ai novelli Saviano magentini, più che le parole contano i fatti altro che starnazzare contro la sinistra!

Esiste un problema di criminalità organizzata nel territorio del Magentino? E l’Amministrazione Del Gobbo non lo prenderebbe in debita considerazione? Per Simone Gelli assessore alla Sicurezza e consigliere provinciale componente dell’omonima commissione le cose non stanno proprio così. “La miglior risposta ai ‘Saviano di casa nostra’ la diamo coi fatti”. Gelli ha quindi riportato una serie di numeri riguardanti l’impegno profuso dalla Polizia Locale di Magenta negli ultimi tre anni. “3.000 ore di attività lavorativa in più, 705 controlli nei parchi, 200 controlli negli esercizi pubblici, 2.500 controlli di Polizia Stradale, 52 controlli ambientali, ma soprattutto 1.300 controlli sulle cessioni di fabbricati e 1.400 sulle residenze”. Soprattutto questi ultimi due numeri sono stati rimarcati da Gelli. “Perché denotano l’attenzione contro il fenomeno delle possibili infiltrazioni mafiose e idem dicasi per la questione terrorismo. Proprio quanto dice di fare agli enti locali il nostro Ministro Maroni”. Gelli ha poi ricordato l’opera di potenziamento del parco mezzi – passato da 3 a 8 vetture –, sul personale – con 4 vigili assunti negli ultimi due anni - e i soldi incassati da Regione e Provincia segno tangibile del “gioco di squadra istituzionale”: 300 mila euro in un triennio. Dopodiché si è soffermato sul Comando di Polizia Locale dell’est Ticino. Un progetto che ingloba 15 Comuni e che rispetto al quale siamo ormai pronti a partire. “In questi giorni – ha riferito – abbiamo licenziato la bozza di delibera che toglie i confini tra i vari Comandi di Polizia Locale”. “Ma questo progetto – ha rimarcato – è fondamentale soprattutto per condividere una serie d’informazioni su tutto il territorio. Solo così si sconfigge la criminalità organizzata”. Gelli ha poi citato i dati emersi da una ricerca commissionata da Regione e Provincia alle università milanesi dalla quale risulterebbe come l’Ovest Milanese sarebbe messo decisamente meglio rispetto ad altre zone come quella di Sesto San Giovanni o Segrate. “E’ chiaro – ha concluso Gelli – che anche in prospettiva Expo 2015, nessuno vuole abbassare la guardia. Ma bisogna dare il giusto peso alle cose e non enfatizzare situazioni che in realtà non sono così”. E lo stesso sindaco Luca Del Gobbo ha confermato di non aver mai avuto segnalazioni di questo genere da parte delle autorità preposte nei suoi 8 anni e mezzo d’attività amministrativa.