FEDERALISMO ORA!!!!!!!

FEDERALISMO ORA!!!!!!!

giovedì 17 febbraio 2011

Chi ha perso veramente la Bussola??

Chi ha perso la bussola?? Non certo la Lega Nord. Non scherziamo! La bussola è ben ferma con gli obiettivi che da sempre ci siamo posti di portare avanti per il bene del nostro popolo. Chi l’ha persa sembrano piuttosto gli uomini del Pd che appaiono sempre più sofferenti, verso le esternazioni dei loro capi. E così mentre Bersani apre alla Lega e sbugiarda chi sul territorio ha sempre considerato il nostro movimento come razzista e vuoto di contenuto, (invito a leggere l’intervista sul quotidiano La Padania) c’è chi si ostina a dire che non abbiamo un progetto; per non parlare di articoli sui vari blog,   siti di militanti e consiglieri dello stesso Pd che si lamentano e sperano che pezzi di partito, dirigenti e accoliti vari, se ne vadano per il bene della sinistra; e ancora, è interessante che mentre a Roma si costruisce la santa alleanza, mentre a Magenta, con le vecchie cariatidi della politica, sottobanco, si cerca di portare l’UDC, con l’attuale opposizione, vi siano altri che contestano tale scelta sugli strumenti internettiani, con articoli al veetriolo. E sul federalismo? Bersani si dice favorevole, salvo poi bocciarlo in commissione, Veltroni propone la patrimoniale insieme ad Amato al Lingotto, ma metà del Partito non è d’accordo, vogliono l’Italia Unita, unica ed indivisibile, ma si scandalizzano quando la Lega a Roma chiede soldi per il Veneto…… insomma una confusione degna della più grande armata di Franceschiello mai vista prima, d’altra parte l’errore di fondo nel Pd è far coesistere una tradizione cattolica con una post comunista. E chissà, forse tra qualche giorno vedremo ex fascisti ed ex comunisti a braccetto per il bene, così dicono, del Paese. Dicono di voler rispettare la costituzione ma poi raccolgono le firme per mandare a casa il governo, parlano di legalità ma hanno un capogruppo alla Camera che in Sicilia non è messa bene in quanto appalti in famiglia; ci insegnano l’etica in politica ma poi si scopre come non si disdegnino lauti contratti nelle amministrazioni comunali da loro controllate. Insomma, la si pianti di dire che la Lega non ha un progetto, la si smetta di dire che la Lega è confusa, perché non ci sono i presupposti per dire che altri sono confusi se, come sopra descritto, c’è chi al suo interno, non può nemmeno vantare una compattezza nel proprio partito…..è proprio il caso di dirlo ancora una volta….prima de parlà se tass…sperando che il dialetto….almeno quello, lo capiscano.

mercoledì 16 febbraio 2011

Bersani intervistato dal nostro quotidiano: alcune riflessioni

E fu cosi così che Bersani, Segretario del Partito Democratico, rilasciò una intervista sul quotidiano leghista per eccellenza: La Padania.
Confesso che leggere certe affermazioni dal Segretario del Pd, sul nostro quotidiano mi hanno turbato un poco, soprattutto se ripenso a quello che io, ma credo tutti i militanti della Lega Nord, abbiamo vissuto, una volta gettati, nella mischia della politica. Vediamo dunque di provare a fare qualche considerazione a livello politico: innanzitutto la vocazione federalista ed autonomista che il Segretario Pd, evoca a se ed al suo partito. La Lega Nord certo può piacere o non piacere, un merito storico però che questo movimento ha in questo paese, è proprio quello di aver introdotto il ragionamento sul federalismo, nell’agenda della politica italiana; qui i primi miei dissensi da quanto dichiarato dal Bersani in salsa federale, poiché solo noi militanti ci possiamo ricordare gli insulti che gli uomini del partito che oggi si trova a guidare, ci hanno in questi anni rivolto, non appena ci si apprestava ad iniziare un ragionamento sul federalismo. Oggi, dopo venti anni di battaglie, tutti sono federalisti, almeno a parole si intende. E poi veniamo alla questione “razzista”: il Segretario dichiara “Non ho bisogno che qualcuno mi spieghi che la Lega non è razzista, lo so da me!” Complimenti davvero, ci sono arrivati! Certo bisognerebbe spiegarlo a qualche consigliere dello stesso partito che più che quello non sa dire ma sono certo che su questo argomento, meglio di me, i nostri consiglieri comunali magentini, potrebbero meglio argomentare, con dovizia di particolari, gli epitoti che in questi anni ci siamo sentiti affibbiare. Insomma il Segretario del Pd, forse fiutando la possibilità di sedurre la Lega e mandare a casa il Cavaliere, si rimangia tutto quello che contro di noi gli scienziati sul territorio hanno detto e proferito in questi anni. Ringrazio Bersani per aver chiarito questi fatti, tuttavia penso arrivi secondo. La forza della Lega, la forza del cambiamento, la forza della convinzione degli ideali in cui ancora oggi si ritrovano milioni di persone che liberamente hanno scelto il movimento del nord, ha la presunzione di cambiare il paese. Quindi, se si vuole bene a questo paese, non si può guardare agli interessi politici, si voti il federalismo, lo si voti senza se e senza ma, lo si voti senza chiede di staccare spine e prese al governo, lo si voti con la convinzione che per tutti gli enti locali, oggi, questa proposta, risulta essere la sola in gradi di cambiare l’assetto economico delle nostre municipalità, diversamente, qualora dovessero prevalere i sentimenti politici a quelli del bene comune, ci troveremmo di fronte all’ecatombe economica e quindi sociale per questo paese. Ci pesi Bersani, ci pensino i suoi accoliti, ci pensino tutti consiglieri comunali, attendiamo segnali concreti di serietà, non di giochi politici sottobanco che non ci appartengono.

lunedì 14 febbraio 2011

Sicurezza e legalità: alle tante chiacchiere e polemiche, cerchiamo di rispondere con i fatti concreti

Oggi ho ricevuto un esilarante volantino dei soliti amici del Pd che accusano l’amministrazione di non aver fatto nulla sul versante sicurezza – legalità. Inutile dire come ormai qui a Magenta si sia in piena campagna elettorale, inutile dire come ormai, ad un anno dal voto, si banalizzi qualsiasi tipo di concetto si voglia esprimere. Non ho voglia francamente di scrivere un articolo per rispondere alle polemiche sterili e senza arte né parte che intendono difendere questo o quello; puntiamo piuttosto su tutto quanto abbiamo fatto nella nostra città in questi quattro anni, per rinfrescare la memoria a lor signori e per tentare, anche se la speranza è vana, di riportare il dibattito nel merito dei provvedimenti che abbiamo preso nel corso di questi anni e che hanno la peculiarità di essere sotto gli occhi di tutti quanti i nostri cittadini.
Ecco allora in modo molto schematico, qualche esempio di cosa vuol dire fare sicurezza nella nostra città, affinché la legalità sia, sul nostro territorio, non una chimera, non un concetto astratto, bensì una percezione importante che il nostro cittadino deve assolutamente ottenere: ecco dunque alcuni significativi interventi nati sotto la nostra giunta e voluti fortemente dalla Lega Nord:

Ø      Istituzione di un presidio di Polizia Locale presso il nostro Ospedale: attivato da ormai due anni a questa parte, è ormai utilizzato da molti cittadini per richieste di informazioni, denunce ma anche per fornire notizie che riguardano tutta la nostra città. Azione queste molto utili per il nostro comando che può avvalersi della collaborazione di molti più cittadini che trovano comodo un servizio di prossimità come quello sopra descritto. Inoltre il presidio, presso il nostro nosocomio, è un baluardo contro il fenomeno dell’accattonaggio molesto e la vendita abusiva proprio nelle aree antistanti l’ospedale di Magenta. Sono infatti più di 30 le persone fermate, segnalate e denunciate a vario titolo dall’apertura del posto di Polizia.
Ø      Convenzione con il Comune di Corbetta e con la Provincia di Milano per il potenziamento della Sicurezza Urbana ed adozioni di progetti di strutture e servizi con contributi della Provincia e della Regione a favore della Polizia Locale: tale progetto, nato ormai tre anni fa ha permesso la realizzazione di diversi progetti che hanno portato i due comandi a collaborare, con la creazione di pattuglie serali che controllano il territorio, soprattutto nei mesi estivi ed in prossimità delle feste natalizie. La Regione e la Provincia, hanno, fino ad oggi, contribuito con quasi 70.000 Euro, per aumentare il numero delle ore di pattugliamento sulle due città in questione. Sempre con lo stesso progetto, abbiamo potuto, in questi anni, cambiare l’intera flotta delle auto del comando, acquistato un ponte radio con una gittata di 25 Km che possa unificare e tenere in contatto tutte le polizie locali del territorio, con una contribuzione complessiva che sfiora i 100.000 Euro.
Ø      Istituzione di un patto locale per la sicurezza con altri 16 comuni del Magentino ed Abbiatense: un passo storico per il territorio che è destinato a fare scuola per certi versi. Nella nostra zona, o meglio, nella nostra Provincia non vi è aggregazione più grande che riunisca amministrazioni di diverso colore politico, il cui comune capofila è appunto Magenta. Oggi ci stiamo apprestando ad eliminare i confini entro i quali, sono costretti ad operare i nostri agenti di Polizia; il futuro è nelle mani di tutti noi. Una Polizia Locale moderna ed efficiente, che sappia fare rete, significa combattere eccome per la legalità e per la sicurezza di tutti i nostri cittadini. Avere le nostri polizie locali “in rete” significa certamente essere una realtà in cui le amministrazioni comunali che aderiscono al servizio, possono dire tranquillamente ai loro cittadini di aver posto una pietra miliare nel controllo del territorio in una strategia di sicurezza integrata.
Ø      Sottoscrizione di Patti Locali con le Associazioni di Volontariato: in questi anni, riconoscendo a Magenta, di avere nel proprio tessuto associativo, organizzazione che possono collaborare con le forze dell’ordine, abbiamo, secondo i dettami della Regione Lombardia, sottoscritto delle convenzioni che permettono alle associazioni nazionali della Polizia di Stato, dei Carabinieri in Congedo, di controllare insieme a noi il territorio; con L’Auser è stata istituita la figura del nonno vigile, a presidio di ogni edificio scolastico di modo da garantire l’entrata e l’uscita in sicurezza di tutti gli alunni frequentanti le scuole elementari e medie della nostra città.
Ø      Potenziamento degli impianti di video-sorveglianza: ai dodici punti esistenti, grazie ai progetti prima citati abbiamo potuto sostanzialmente raddoppiare i sistemi di sorveglianza presenti sul territorio, adottando in materia le nuove tecnologie esistenti sul mercato. La città più sicura è un segno di intolleranza all’illegalità!
Ø      Coordinamento progetti Regionali SMART: il nostro comando ha in questi anni coordinato due uscite serali di tutte le polizie locali del territorio, coadiuvati da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Parco del Ticino, al fine di poter controllare esercizi commerciali, prevenire le stragi del Sabato sera, controllare tutti i parchi pubblici del territorio e ancora effettuare controlli ambientali e nelle aree a rischio criminalità.
Ø      Attivazione corsi di autodifesa: pare non sia considerata da taluni come una pratica, riconducibile ad una visione di legalità complessiva. Sbagliato! Avere cittadini non certo pronti a menare le mani ma ha conoscere il territorio, certo le insidie ma anche e soprattutto come comportarsi nel malaugurato caso si fosse testimoni di crimini, è assolutamente un valido aiuto per tutti noi.

Il Pd insomma, scrive che questo “FARE” a loro non piace! A noi non importa, questi sono dati concreti di un lavoro e di un impegno quotidiano che nessuno a Magenta e nel nostro territorio aveva mai pensato a realizzare e prima ancora a costruire. Noi non diamo dei collusi a nessuno, tanto meno degli incapaci, certo è che il disprezzo con cui da parte delle opposizioni si tacciono questi risultati la dicono lunga su come il Pd magentino tenda la mano alla maggioranza. A loro non piace il nostro fare, a noi non piacciono le chiacchiere e le bugie, diamo ai nostri cittadini i fatti, lasciamo agli altri i volantini vuoti di contenuto, pieni di polemica e persino contornati da un livore senza precedenti. E’ proprio il caso di ribadirlo: per loro è incominciata la campagna elettorale, per noi è un normale giorno di lavoro, al servizio della nostra città! Non basta andare dal Prefetto e nemmeno saper dire cosa è stato detto, occorrono atti concreti che mentre noi possiamo scrivere altri, forse, solo possono sognarli!