FEDERALISMO ORA!!!!!!!

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lunedì 12 dicembre 2011

Quando si fa di tutto pur di non demordere......

Unicredit Private Banking non è Unicredit?

E’ questa una fantasiosa invenzione per cercare di attaccare il mio operato come Assessore, quando ho dichiarato di aver scritto una lettera al Ministro Profumo che appunto è stato Membra del medesimo Cda, e che ancora oggi, come da Curriculum Vitae, intrattiene rapporti di lavoro con questa realtà. In realtà basta accedere ad internet, andare sul sito Unicredit e vedere come porpio nella Homa Page, tra le altre opzioni, vi sia proprio quella di Private Banking, opzione che la banca attiva per la clientela diciamo maggiormente danarosa. Ma cosa succede? Dopo una rapida indagine, si viene a scoprire che se Gelli Simone dovesse aprire un conto corrente alla Unicredit, una volta esperite le pratiche di rito, il conto viene allocato in una delle divisioni della Banca. Se nell’arco del tempo in cui il conto rimane attivo, Gelli Simone avesse la possibilità di guadagnare in modo consistente, il conto, in termini di coordinate bancarie, rimarrebbe lo stesso, cambierebbero i gestori, ovvero, il conto stesso, non muterebbe per nulla, fatto salvo che dalla divisione Family o comunque di correntista normale, vieni trasferito alla divisione Private Banking. Quindi, cosi essendo la procedura, non solo si evince che la Private Banking è una divisione di Unicredit ma sempre dello stesso istituto parliamo. Ergo, non si può dire che il Ministro in questione non sia un pezzo grosso di Unicredit. Per altro, come si evince sempre dal Sito, il Marchio Unicredit Private Banking, è registrato dalla casa madre, Unicredit S.p.a. Difficile quindi non immaginare che le due entità siano così diverse da non poter nemmeno colloquiare.  Ci si chiede alla fine come possa, un dirigente di una divisione di Unicredit, influire, su una società di cui fa parte. Forse chi pensa in questo modo non conosce il mondo delle multinazionali o delle banche, poco cambia: le società consociate o consorelle, che dir si voglia, hanno tra loro forti legami finanziari, dal momento che, come dimostrato prima, si passano gli stessi clienti. Le più grandi società europee ed americane, le più note compagnie aeree, hanno nei loro organigrammi diverse società con cui ogni giorno sono in stretto contatto per meglio distribuire tutti i diversi “Core Business” che intendono sviluppare. Facciamo un esempio: una compagnia aerea che sviluppa cargo e passeggeri, attua tutte quelle sinergie per cui, la costumer satisfation dell’utente finale, sia tale da fidelizzare tale rapporto. Esempio: trasporto le tue merci dal punto A al punto B e nel contempo trasporto i tuoi operai, i tuoi dirigenti i tuoi cari o ciò che vuoi sui miei voli di linea. Ora, questo non è forse un modo di influire sull’andamento delle medesime attività? Non prendiamoci in giro, Unicredit, Unicredit Private Banking, Corporated Banking e e Piccole e Medie Imprese, sono di fatto una Holding finanziaria, che si muove in tutto e per tutto in risonanza, altro che entità diverse, altro che unità completamente scollegate. Nelle banche italiane questo metodo è diffusissimo, fu così anche per Bpm sino a poco tempo fa che poi cambiò strategia, riassorbendo il tutto. Certo è che quando si chiama un funzionario di una banca, dell’area grandi clienti e gli si chiede di verificare il proprio conto, questo non lo fa? Suvvia…. Ma, diversamente, non si spiegherebbe il perché, se tutto ciò fosse slegato e se le aree in questione non fossero un tutt’uno, offrire ai clienti Unicredit, sulla home Page dell’omonima banca, contemporaneamente, tutti i servizi sopra citati. Ora che il Ministro, che è all’interno della macchina di Unicredit, in un cda strategico ed importante, non possa andare da chi di dovere all’interno degli organi decisionali dell’istituto di credito in questione e metterci una buona parola, fa ridere solo i polli e può lasciar stupiti solo gli allocchi.  Poco importa poi, se il marchio si storta verso destra o verso sinistra, se sia colorato un po’ di più o un po’ di meno. Sta di fatto che il Ministro Profumo, quello a cui io ho scritto, lavora in tutto e per tutto per Unicredit; il Private Banking, è una foglia di fico dietro cui ci si vuole nascondere per non dover avere l’imbarazzo di ammettere che in questo governo non solo c’è Passera, su cui non mi soffermo, ma anche Profumo con Unicredit. E persino Monti ha dichiarato, colloquiando con i parlamentari europei che la sera della scelta dei ministri egli stesso ha fatto chiamare Profumo. Peccato che non gli abbiano passato Francesco Profumo, neo Ministro dell’Istruzione, bensì Alessandro Profumo e che ci abbia messo qualche minuto prima di capire che non era Francesco bensì Alessandro….. che dire e si che governa il paese…e che il Profumo in questione è un suo Ministro. Concediamogli l’attenuante secondo la quale il Premier già fosse troppo indaffarato a trovare i modi per farci passare un Natale con i fiocchi, considerate tutte le tasse che ci stanno per essere propinate. Vedremo se anche a lui arriveranno gli stessi attacchi che sono arrivati a me. Per il resto che dirvi, se non che a Sinistra, il tentativo di  gossip è d’obbligo, i programmi da presentare ai cittadini, un po’ meno.