FEDERALISMO ORA!!!!!!!

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mercoledì 5 gennaio 2011

Come la pensiamo sui volantini del PD.

Il volantino del Pd, distribuito nel nostro mercato qualche giorno fa ed inerente all’ormai famoso articolo apparso sul “Fatto Quotidiano” in cui si allude al fatto che il nostro Sindaco, avrebbe rilasciato “facilmente” le autorizzazione alla realizzazione della ormai famosa discoteca che non apre mai però, mentre proprio da uno dei proprietari dell’immobile in questione, acquistava la casa in cui, insieme alla propria famiglia dimora, chiedeva alla Lega di conoscere il proprio pensiero nel merito della vicenda. Poiché non voglio sottrarmi all’argomento, proverò, per sommi capi a dare al Pd ed ai suoi dirigenti, una quadro chiaro di cosa ne pensiamo su tutta la vicenda:

1)      Partiamo dalla strumentalizzazione politica che il Pd, dice di non aver cavalcato: è curioso che si dichiari quanto sopra riportato, dal momento che andare al mercato a volantinare l’articolo apparso sul giornale, affiancandoci i simboli proprio del Pd, del Sel, dell’Idv e di Sinistra Critica certo non è una mossa che depone a favore della tesi sostenuta. Se non si fosse voluto che si pensasse a sciacallaggio politico, quanto meno si sarebbe dovuto avere il buongusto di volantinare non solo l’articolo apparso sul quotidiano il questione ma anche la risposta che il Sindaco ha ritenuto di inviare al medesimo giornale (che giustamente ha concesso il diritto di replica), così da dare ai nostri cittadini una piena informazione, rispetto alla vicenda. Se questa non è becera strumentalizzazione di parte come si può definire diversamente? Forse per lor signori, questa è giusta informazione. 
2)      E’ interessante notare come il Pd in questi ultimi tempi non stia più cercando il confronto sui temi che possono essere cari alla città ma abbia intrapreso la classica politica che mira ad insinuare il dubbio nei nostri cittadini o come Shakespeare fece pronunciare all’ufficiale Marcello, nell’Amleto, ovvero, “c’è del marcio in Danimarca”. E così passiamo dalle infiltrazioni mafiose alle case vendute per ottenere favori e chi più ne ha più ne metta. Proviamo, per una volta a seguirli sul loro terreno e cerchiamo di insinuare un atroce dubbio: e poi, come fa un giornalista, tal Barbacetto, che certo non sa dov’è Magenta, a pubblicare con tanto zelo, tale notizia, ricca di particolari, ma anche chiaramente strumentale e non obiettiva? Guarda caso, il giornalista in questione partecipa, a quanto ne so, (se qualcuno mi può smentire, lo prego di farlo apertis verbis su questo blog), ad una serata organizzata di una associazione proprio nella nostra città e guarda caso, dopo questa venuta in quel di Magenta, appare miracolosamente l’articolo. Che qualche personaggio, durante quella seratina un po’ sinistra, abbia passato al giornalista che certo non stravede il centrodestra, la maldestra velina, iniziando così la politica di basso cabotaggio.
3)      Non si può fare a meno di chiedersi il perché, con tutti questi elementi in mano che sembrano voler scrivere già una sentenza di condanna verso il nostro Sindaco, la mano che armata ha consegnato tali informazioni nelle mani di un giornalista, non lo abbia fatto, nel rispetto della Legge, alla Procura della Repubblica, tramite un esposto, così da prendersi tutte ma dico proprio tutte le responsabilità del caso, dinnanzi a Dio e agli uomini. Perché? Se io fossi sicuro di ciò che sostengo nella mia tesi, non avrei problemi a presentarmi, senza alcun indugio, ai Carabinieri per rendere una deposizione spontanea sui fatti di cui sono a conoscenza. Certo è molto più facile tirare il sasso e nascondere la mano!
4)      Ma poi, quali sono i “favori” che il Sindaco avrebbe fatto ai proprietari della discoteca? Ad oggi, la discoteca non è aperta e rispetto ai titolari, l’articolo, in modo certo poco fine e sul filo della querela fa trasparire come chi dovrebbe gestire l’ipotetica discoteca, potrebbe essere colluso con organizzazioni malavitose: anche qui se c’è chi sa qualcosa, corra, non vada, alla Procura o in una delle stazioni dei Carabinieri e sporga denuncia. Insomma tanti elementi e altrettanta omertà che certo non fa degli accusatori dei cuor di leoni! Diversamente,  credo di essere la persona che dimostra che tali teoremi sono del tutto privi di fondamento. Perché? Ve lo dimostro subito: assodato che l’apertura del locale non è in capo a questa amministrazione, bensì alla Commissione di Vigilanza Provinciale, organismo retto dal Prefetto, in questo caso di Milano, se è vero che il nostro Sindaco avrebbe fatto tutti questi favori, viene da chiedersi immeditamente, perché mi abbia lasciato redarre due pareri contrari, proprio all’apertura della discoteca. Se il Sindaco non avesse voluto grane su questa storia, di certo, avrebbe fatto di tutto perché dal settore Polizia Locale, non venissero emanati e quindi resi pubblici, i pareri sopra menzionati. E invece posso dire senza mezzi termini che su questa vicenda, come su tutto ciò che in questi anni abbiamo dovuto affrontare che ci siamo sempre detti nella massima trasparenza che, tutti hanno gli stessi diritti e quindi, laddove è corretto dire di si, si dice si, laddove è corretto dire no, si dice no.

In sostanza, il Pd, dovrebbe cercare di avere uno straccio di progetto per la nostra città che non ha; quindi; in assenza di temi da dibattere, cerca di spostare l’attenzione sulla gazzarra giornalistica. Un Pd diviso (lo dimostrano due differenti articoli in cui si parla prima di un Partito Democratico unito e poi in un secondo, si sostiene che l’operato della maggioranza ha avuto come prima risposta il ricompattamento della minoranza, (il Pd ha 5 consiglieri di minoranza si 6, quindi delle due l’una, qual è la vera versione?), un Pd in preda al panico di perdere le elezioni tra un anno e mezzo, un Pd che propone a pezzi della nostra maggioranza di creare liste civiche in cui far confluire tutti, insomma un Pd che è lo specchio di ciò che sta avvenendo in tutto il centro sinistra, cerca oggi di innescare pericolose reazioni nella nostra città che hanno come fondamento dei giornali notoriamente schierati a sinistra (Il Fatto Quotidiano e l’Espresso) e fonti dalle quali si trae spunto, di relativa parte politica. In conclusione, cosa ne pensiamo? Che a questo torbido e becero gioco noi non ci stiamo. Pensiamo che la politica comprenda anche lo scontro verbale forte, violento ma non crediamo sia giusto inserire nelle discussioni che animano la nostra città, vicende personali che nulla hanno a che vedere con gli interessi di tutta la città. Oggi si chiede al Sindaco di rendere tutti edotti circa i suoi stipendi, su quanto ha pagato la propria casa, per quanti anni ha stipulato il mutuo. Se tutto questo non è sciacallaggio politico, c’è un altro termine per definire questa politica: eversione, ovvero si cerca, attraverso la calunnia e la menzogna, attraverso la politica del sospetto e del “si dice”, senza mai prendersi un briciolo di responsabilità, di rovesciare un’amministrazione che invece, in modo assolutamente democratico, ha battuto, per due volte il centro sinistra, e lo ha fatto proponendo alla città programmi, poi realizzati, dal momento che nel 2002 fummo eletti con il 54% dei consensi, mentre nel 2007 la percentuale aumentò al 67%, relegando così il centro sinistra all’opposizione, nella nostra città, per 10 lunghi anni. E si che Ernesto Che Guevara era solito dire che “Un vero uomo, deve sentire sulla propria guancia, lo schiaffo dato a qualunque altro uomo.” Chissà se i novelli catto-comunisti, riusciranno nell’impresa di conoscere nel più profondo del loro agire, queste parole che hanno inebriato molti e per molte generazioni. Chissà se qualche Enfante Prodige della politica Magentina riuscirà mai a capire che non si fa politica in questo modo. Sarebbe in questo frangente troppo facile chiedere agli esponenti magentini del Pd di chiedere le dimissioni del loro capogruppo alla Senato, la senatrice Finocchiaro, il quale marito in Sicilia, sembra si sia accaparrato un appaltino nel campo della sanità, da 350.000 Euro, senza passare per una gara pubblica. Tuttavia, se ci soffermassimo sempre e solo su queste cose, non risolveremmo più i problemi che invece ci chiedono di risolvere i nostri cittadini che per questo ci pagano e votano.  Mi auguro che il Pd ed i suoi dirigenti ragionino sulla politica che si vuole proporre ai nostri cittadini da qui ad un anno e mezzo, perché Machiavelli, considerato da molti come il fondatore della Scienza Politica era solito dire che “E’ comune difetto degli Uomini, non fare conto, nella bonaccia, della tempesta”.