FEDERALISMO ORA!!!!!!!

FEDERALISMO ORA!!!!!!!

venerdì 28 gennaio 2011

Il Prefetto ed il Pd magentino: ancora più inquietante

Il pd magentino va dal Prefetto di Milano ad esporre chissà quale situazione di criticità nella nostra città, senza però dire a tutti i nostri cittadini che in fatto di sicurezza, in questi cinque anni, nessuna ha saputo portare all’attenzione del mio assessorato una sola proposta che fosse degna di attenzione e confronto. Mi auguro che il Prefetto mi chiami e si interessi, mi auguro di poter significare al Prefetto di Milano i numeri che la nostra amministrazione in pochi anni ha saputo mettere in campo contro la criminalità e a favore del controllo del territorio. Non mi impensierisce il fatto che i consiglieri di minoranza si rechino dal Prefetto, noi andiamo avanti con il nostro grande progetto, innovativo e che ha la presunzione di modificare una volta per tutte il nostro territorio che finalmente potrà contare su una Polizia Locale in rete, coordinata e che potrà lavorare in sinergia per rendere più sicure le nostre comunità. Rispondiamo con numeri e con fatti, con un “nero su bianco” alle mal celate accuse del Pd magentino; numeri, idee e fatti che hanno saputo coagulare comuni amministrati da diverse coalizioni ma che evidentemente hanno trovato, nei soli consiglieri di opposizione di Magenta, i soli a non comprendere il grande sforzo che tutte le nostre municipalità stanno portando avanti. Siamo pronti ad abolire i confini delle nostre polizie locali e nel contempo ad allargare il nostro patto che ingloberà, dalla prossima settimana anche il Comune di Santo Stefano Ticino, portando così a 17 le amministrazioni collegate, o in rete, su questo grande progetto. Ecco i fatti che noi portiamo all’attenzione dei nostri cittadini e  di tutte le nostre comunità, con un lavoro quotidiano, silenzioso ma importante e continuo. Agli altri lasciamo le chiacchierate sulla legalità con il Prefetto di Milano, agli altri lasciamo come al solito le sterili critiche che lasciano il tempo che trovano, nel silenzio più assordante e nella sterilità di alcuna proposta sino ad ora arrivata alla nostra attenzione. Auguri al Pd e alla rinnovata passione per la legalità, nella speranza che almeno le loro primarie non siano il biglietto da visita per il voto di scambio e quindi per una legalità messa nell’angolino, a noi, come detto il compito di lavorare per rendere ogni giorno il nostro territorio, sempre più sicuro. Oggi apprendo dalle colonne di Settegiorni che alle minoranze il Prefetto avrebbe detto qualcosa su cui vige il massimo riserbo: è singolare che un Prefetto abbia importanti notizie da comunicare alla minoranza e non al Sindaco di Magenta ed alla sua amministrazione. Un fatto inquietante che getta ancora più sinistre ombre su una città, la nostra che di tutto ha bisogno, tranne che di misteri stile anni settanta. Un comportamento quello di non rivelare i contenuti dell’incontro ancor più irresponsabile e non accettabile per chi dice di voler fare gli interessi della nostra città.

mercoledì 26 gennaio 2011

La legalità? Una cosa di cui non riempirsi la bocca per nulla.

Ci parlano di legalità, di preoccupazione per le infiltrazioni mafiose ma poi non riescono nemmeno a liberare dai fenomeni che condannano, le loro primarie. Un vero scandalo che gli uomini del Pd, non guardino in casa loro prima di rivolgere il loro sguardo altrove. E’ successo a Napoli dove un ex magistrato (tanto per cambiare di sinistra) candidato alle primarie per la candidatura a Sindaco della città partenopea, attacchi duramente la conduzione delle consultazioni primarie, denunciando movimenti non proprio ortodossi. E così capita che per l’appunto alle primarie per la candidatura a Sindaco del capoluogo campano l’ombra delle organizzazioni malavitose, inquinino la consultazione per la scelta del primo cittadino di Napoli. Oggi la cronaca nazionale ne parla diffusamente,  tanto che si ipotizza che alla comunità cinese e alle badanti di provenienza est europea, siano stati dati soldi, non si sa bene da chi, per appoggiare la candidatura di uno degli aspiranti sindaci del capoluogo della monnezza italiana. E se pensate che anche nella nostra città il Pd chiede alla nostra amministrazione di fare di più nella direzione della legalità è tutto dire. Una delle consultazione proprio indetta dall’intero centro sinistra, divide lo schieramento avversario con l’ex pubblico Minstero, Mancuso, che accusa a pieni titoli di giornali, l’organizzazione delle primarie, in cui, a suo dire, a diversi cittadini extracomunitari siano stati offerti tra i 5 e 10 euro per votare un certo candidato presentato dal Pd. Che dire a chi dalle colonne dei nostri giornali si è professato in queste settimane come il solito salvato della patria, che dire al Pd che sino a questo momento ha cercato in tutti i modi di incarnare il partito che con la sua morale insindacabile sembra essere stato il partito politico che si è posto a baluardo della lotta alla mafia ed alle organizzazione malavitose. Se non si riesce ad essere probi in casa propria come si può esserlo in casa di altri è la domanda che molti di noi si pongono? In un mio intervento sulla stampa locale ho avuto modo di dire che ogni partito, prima di guardare in casa d’altri, deve stare attento in casa propria e che ogni lista ogni candidato deve essere attentamente vagliato. Oggi siamo di fronte ad un limpido esempio di come una manifestazione di popolo si sia invece dimostrata essere una ghiotta occasione per chi nelle primarie del pd ha trovato spazio per i propri affari personali che coinvolgono cittadini extracomunitari, con il beneplacito di chi le primarie le ha vinte. Quindi, prima di lanciare proclami, prima di farsi paladini della legalità, sarebbe bene guardare a casa propria, prima di aprire la porta della casa d’altri. Chiunque abbia vinto, con queste premesse, risulta essere ungrande perdente.