FEDERALISMO ORA!!!!!!!

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mercoledì 26 gennaio 2011

La legalità? Una cosa di cui non riempirsi la bocca per nulla.

Ci parlano di legalità, di preoccupazione per le infiltrazioni mafiose ma poi non riescono nemmeno a liberare dai fenomeni che condannano, le loro primarie. Un vero scandalo che gli uomini del Pd, non guardino in casa loro prima di rivolgere il loro sguardo altrove. E’ successo a Napoli dove un ex magistrato (tanto per cambiare di sinistra) candidato alle primarie per la candidatura a Sindaco della città partenopea, attacchi duramente la conduzione delle consultazioni primarie, denunciando movimenti non proprio ortodossi. E così capita che per l’appunto alle primarie per la candidatura a Sindaco del capoluogo campano l’ombra delle organizzazioni malavitose, inquinino la consultazione per la scelta del primo cittadino di Napoli. Oggi la cronaca nazionale ne parla diffusamente,  tanto che si ipotizza che alla comunità cinese e alle badanti di provenienza est europea, siano stati dati soldi, non si sa bene da chi, per appoggiare la candidatura di uno degli aspiranti sindaci del capoluogo della monnezza italiana. E se pensate che anche nella nostra città il Pd chiede alla nostra amministrazione di fare di più nella direzione della legalità è tutto dire. Una delle consultazione proprio indetta dall’intero centro sinistra, divide lo schieramento avversario con l’ex pubblico Minstero, Mancuso, che accusa a pieni titoli di giornali, l’organizzazione delle primarie, in cui, a suo dire, a diversi cittadini extracomunitari siano stati offerti tra i 5 e 10 euro per votare un certo candidato presentato dal Pd. Che dire a chi dalle colonne dei nostri giornali si è professato in queste settimane come il solito salvato della patria, che dire al Pd che sino a questo momento ha cercato in tutti i modi di incarnare il partito che con la sua morale insindacabile sembra essere stato il partito politico che si è posto a baluardo della lotta alla mafia ed alle organizzazione malavitose. Se non si riesce ad essere probi in casa propria come si può esserlo in casa di altri è la domanda che molti di noi si pongono? In un mio intervento sulla stampa locale ho avuto modo di dire che ogni partito, prima di guardare in casa d’altri, deve stare attento in casa propria e che ogni lista ogni candidato deve essere attentamente vagliato. Oggi siamo di fronte ad un limpido esempio di come una manifestazione di popolo si sia invece dimostrata essere una ghiotta occasione per chi nelle primarie del pd ha trovato spazio per i propri affari personali che coinvolgono cittadini extracomunitari, con il beneplacito di chi le primarie le ha vinte. Quindi, prima di lanciare proclami, prima di farsi paladini della legalità, sarebbe bene guardare a casa propria, prima di aprire la porta della casa d’altri. Chiunque abbia vinto, con queste premesse, risulta essere ungrande perdente.

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