FEDERALISMO ORA!!!!!!!

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mercoledì 21 dicembre 2011

48.000 motivi, per dire che il Pd è proprio alla frutta.

Magenta: Gelli (lega): per il patto locale, in arrivo 48.000 Euro dalla Regione Lombardia.


Dalla riunione tenutasi la scorsa settimana con tutti i sindaci del patto è emersa la bella notizia che appare come un regalo di Natale: ovvero per il nostro patto locale, sono stati stanziati, dalla Regione Lombardia ben 48.000 Euro. “Sono lieto di annunciare ai cittadini dei comuni aderenti il patto ed al Pd, che i soldi alla fine sono arrivati, come prevedevamo” “Siamo contenti che questa nostra aggregazione possa vivere, grazie alle somme stanziate dalla Regione che, da sempre, guarda la nostra città, come ad un punto di riferimento per le politiche sulla sicurezza nella nostra Provincia. “Nella riunione con tutti gli amministratori che sono coinvolti nel patto, è inoltre emersa con grande forza, la volontà di continuare questa importante e fruttuosa esperienza, anche per l’anno prossimo”. Quanto alla Provincia di Milano, ho già avuto modo in commissione sicurezza, di ribattere alle problematiche sollevate dall’esponente del Pd Cova. Infatti, se è vero che quest’anno la Provincia ha dovuto rinunciare alla contribuzione dei progetti poiché si è ritrovata con un indebitamento, non certo creato in questi ultimi due anni, di molti milioni di euro, a ciò ha sopperito, grazie ad una politica coordinata, la Regione, che, non ha trasferito alla Provincia, come avveniva nel passato i soldi per finanziare i progetti sul territorio, bensì ha provveduto in proprio. Bufale?. Certo, quelle raccontate da Branca e dal pd, quando dichiarano che nel passato la Provincia di Milano, sua sponte, stanziava 465.000 Euro per i progetti di sicurezza. Ci si domanda perché non dicano la verità, ovvero che quei soldi sventolati alla stampa, erano frutto, in larga parte, proprio delle contribuzioni della Regione Lombardia, che erogava alla Provincia di Milano tali fondi, per aggirare il vincolo del patto di stabilità. Spiace dover ripeter un disco ormai rotto, ma mentre il centro sinistra giocava a monopoli con autostrade e Serravalle, spendendo milioni di euro in più per acquistare quote della stessa autostrada, pregiudicava irrimediabilmente i nostri conti in Provincia. E meno male che di questa pessima gestione, non si ne occupa solo il consigliere nonché assessore Gelli ma anche la Corte dei Conti e persino una trasmissione di Report con la mitica conduttrice Gabanelli, che finalmente, non avendo più nulla da dire sul Governo, ha realizzato una grande inchiesta sulla questione Serravalle. Nessun Bluff, quindi, ma solo una ennesima scorrettezza da parte del Pd che, così come sulla questione delle aule per il nostro Liceo Quasimodo, si trova oggi, con il rimanere con il cerino in mano, sintomo di una disperazione sempre più montante dei dirigenti locali che cercano di distogliere i propri elettori che si troveranno tra pochi giorni a dover pagare ciò che anche il Pd ha contribuito ad approvare, ovvero una manovra Monti, che riempie di tasse i nostri cittadini del nord che si troveranno, ancora una volta a dover pagare di tutto e di più. Il consigliere Cova e Branca, dovrebbero spiegare questo ai cittadini di Magenta, non le finte bufale che si inventano per cercare il discredito di un candidato a Sindaco che evidentemente deve fare non poca paura all’avversario politico.

lunedì 12 dicembre 2011

Quando si fa di tutto pur di non demordere......

Unicredit Private Banking non è Unicredit?

E’ questa una fantasiosa invenzione per cercare di attaccare il mio operato come Assessore, quando ho dichiarato di aver scritto una lettera al Ministro Profumo che appunto è stato Membra del medesimo Cda, e che ancora oggi, come da Curriculum Vitae, intrattiene rapporti di lavoro con questa realtà. In realtà basta accedere ad internet, andare sul sito Unicredit e vedere come porpio nella Homa Page, tra le altre opzioni, vi sia proprio quella di Private Banking, opzione che la banca attiva per la clientela diciamo maggiormente danarosa. Ma cosa succede? Dopo una rapida indagine, si viene a scoprire che se Gelli Simone dovesse aprire un conto corrente alla Unicredit, una volta esperite le pratiche di rito, il conto viene allocato in una delle divisioni della Banca. Se nell’arco del tempo in cui il conto rimane attivo, Gelli Simone avesse la possibilità di guadagnare in modo consistente, il conto, in termini di coordinate bancarie, rimarrebbe lo stesso, cambierebbero i gestori, ovvero, il conto stesso, non muterebbe per nulla, fatto salvo che dalla divisione Family o comunque di correntista normale, vieni trasferito alla divisione Private Banking. Quindi, cosi essendo la procedura, non solo si evince che la Private Banking è una divisione di Unicredit ma sempre dello stesso istituto parliamo. Ergo, non si può dire che il Ministro in questione non sia un pezzo grosso di Unicredit. Per altro, come si evince sempre dal Sito, il Marchio Unicredit Private Banking, è registrato dalla casa madre, Unicredit S.p.a. Difficile quindi non immaginare che le due entità siano così diverse da non poter nemmeno colloquiare.  Ci si chiede alla fine come possa, un dirigente di una divisione di Unicredit, influire, su una società di cui fa parte. Forse chi pensa in questo modo non conosce il mondo delle multinazionali o delle banche, poco cambia: le società consociate o consorelle, che dir si voglia, hanno tra loro forti legami finanziari, dal momento che, come dimostrato prima, si passano gli stessi clienti. Le più grandi società europee ed americane, le più note compagnie aeree, hanno nei loro organigrammi diverse società con cui ogni giorno sono in stretto contatto per meglio distribuire tutti i diversi “Core Business” che intendono sviluppare. Facciamo un esempio: una compagnia aerea che sviluppa cargo e passeggeri, attua tutte quelle sinergie per cui, la costumer satisfation dell’utente finale, sia tale da fidelizzare tale rapporto. Esempio: trasporto le tue merci dal punto A al punto B e nel contempo trasporto i tuoi operai, i tuoi dirigenti i tuoi cari o ciò che vuoi sui miei voli di linea. Ora, questo non è forse un modo di influire sull’andamento delle medesime attività? Non prendiamoci in giro, Unicredit, Unicredit Private Banking, Corporated Banking e e Piccole e Medie Imprese, sono di fatto una Holding finanziaria, che si muove in tutto e per tutto in risonanza, altro che entità diverse, altro che unità completamente scollegate. Nelle banche italiane questo metodo è diffusissimo, fu così anche per Bpm sino a poco tempo fa che poi cambiò strategia, riassorbendo il tutto. Certo è che quando si chiama un funzionario di una banca, dell’area grandi clienti e gli si chiede di verificare il proprio conto, questo non lo fa? Suvvia…. Ma, diversamente, non si spiegherebbe il perché, se tutto ciò fosse slegato e se le aree in questione non fossero un tutt’uno, offrire ai clienti Unicredit, sulla home Page dell’omonima banca, contemporaneamente, tutti i servizi sopra citati. Ora che il Ministro, che è all’interno della macchina di Unicredit, in un cda strategico ed importante, non possa andare da chi di dovere all’interno degli organi decisionali dell’istituto di credito in questione e metterci una buona parola, fa ridere solo i polli e può lasciar stupiti solo gli allocchi.  Poco importa poi, se il marchio si storta verso destra o verso sinistra, se sia colorato un po’ di più o un po’ di meno. Sta di fatto che il Ministro Profumo, quello a cui io ho scritto, lavora in tutto e per tutto per Unicredit; il Private Banking, è una foglia di fico dietro cui ci si vuole nascondere per non dover avere l’imbarazzo di ammettere che in questo governo non solo c’è Passera, su cui non mi soffermo, ma anche Profumo con Unicredit. E persino Monti ha dichiarato, colloquiando con i parlamentari europei che la sera della scelta dei ministri egli stesso ha fatto chiamare Profumo. Peccato che non gli abbiano passato Francesco Profumo, neo Ministro dell’Istruzione, bensì Alessandro Profumo e che ci abbia messo qualche minuto prima di capire che non era Francesco bensì Alessandro….. che dire e si che governa il paese…e che il Profumo in questione è un suo Ministro. Concediamogli l’attenuante secondo la quale il Premier già fosse troppo indaffarato a trovare i modi per farci passare un Natale con i fiocchi, considerate tutte le tasse che ci stanno per essere propinate. Vedremo se anche a lui arriveranno gli stessi attacchi che sono arrivati a me. Per il resto che dirvi, se non che a Sinistra, il tentativo di  gossip è d’obbligo, i programmi da presentare ai cittadini, un po’ meno.

venerdì 9 dicembre 2011

Quando a Sinistra si perde la trebisonda e la lucidità.

Oggi, sul sito del Consigliere Comunale del Pd, Enzo Salvaggio, è apparso questo articolo, che copio perchè possiate andare a leggerlo, http://enkaipan.myblog.it/archive/2011/12/09/c-e-profumo-e-profumo.html nel quale si da conto di una mia presunta Gaffe, sul Ministro Profumo. In particolar modo, vengo accusato di aver sbagliato ad inviare la lettera in cui chiedo al neo Ministro, in virtù dei suoi contatti con la banca Unicredit, del cui Consiglio di Amministrazione ha fatto parte dal 2008 al 2010, di intervenire sulla questione Novaceta, poichè i terreni della stessa sono per l'appunto di proprietà dell'omonima banca, poichè si sostiene io abbia scambiato l'ex Ad, Alessandro Profumo, con il Proffessore, Francesco Profumo. Non è cosi. Infatti mi sono sempre e solo rivolto al Ministro Profumo, il Francesco, tanto per intenderci, dal momento che proprio sul sito del Miur, ovvero del Ministero all'Istruzione,Università e Ricerca, nel Curriculum del Ministro si trova, come potrete trovare nei Curricula pubblicati sotto, proprio, traccia della sua pluriennale esperienza nella banca Unicredit. Peraltro nel mio articolo non si fa alcun riferimento all'ex Ad, Alessandro, bensì si parla solo dell'attuale Ministro.
Che dire, devo ringraziare la sedicente Eleonora, per aver dimostrato come si possano fare si Gaffe mostruose (oltre che farle fare ad altri diffondendo notizie false), da ultimo non posso che chiedermi se queste sono le persone che si candidano a cambiare la nostra città: ovvero gente che pensa allo scoop senza avere il minimo buonsenso, prima di sparare le notizia, di verificare sino infondo le informazioni. Che dire, un Venerdì di Ilarità e di grandi ghignate per quel che mi riguarda. Mi auguro che il consigliere in questione impari la lezione, chiami Eleonora e le chieda di leggere ed informarsi, prima di scrivere certe ................... insomma BEATA IGNORANZA!!!!!!!!!!

P.s. Non ho mai preso in giro la gente che oggi lotta per il suo posto di lavoro, certo non posso dire lo stesso di un Pd che chiede un Consiglio Comunale aperto per trattare la questione Saffa, quando solo la settimana prima, il Candidato Sindaco presenta un piano sulla stessa area ispirato se non ho capito male alla "Green Economy". Qui si, la presa per i fondelli è grande, certo, prima di pensare ai grandi progetti, bene si farebbe a pensare ai nostri lavoratori! Vergogna

Una Precisazione su un articolo da noi pubblicato

Cari Amici del Blog ,


a seguito della pubblicazione del pezzo "ma che ci azzecca questo personaggio con l'Italia del Valori" Un partito di indagati che dabnno lezioni di onestà, apparso in data 17.11.2010, si precisa che contrariamente a quanto poteva apparire dalla lettura dll'Articolo, la Sen. Carlino Giulilana, è stata assolta nel 2007 da ogni accusa rivolta nei suoi confronti e a cui si faceva cenno nell'articolo per la questione delle firme false del 2005.. Il Sottoscritto precisa che non ha mai inteso mettere in dubbio l'onorabilità e la reputazione della Snatrice, nè nel suddetto articolo, nè altrove.

Ecco il Curriculum che il Sole 24 Ore scrive di Profumo, anche in questo caso, si evince come dal 2008 al 2010 Profumo, faccia parte del Cda della Unicredit Private Bank....come direbbe Fede ai nostri amici? Che figura di....mmmmmmmmm


Su Profumo nessuna gaffe, come si evince dal suo curriculum vitae,

C'è chi in questi giorni, mi attacca per la mia candidatura a Sindaco di Magenta. L'ultimo attacco via web riguarderebbe una presunta mia "Gaffe" sul Ministro Profumo: orbene, il sottoscritto non si è mai rivolto all'Amministratore delegato, bensì al Francesco profumo che, come si legge nel curriculm Vitae, ha avuto, nel revcente passato, incarichi proprio nell'Istituto Unicredit. Va bene,, ci possono essere Profumo e Profuma,ma ci può essere anche ignoranze ed ignoranza. Ad ogni buon conto ecco il curriculum vitae del ministro..... sbagliano anche i siti istituzionali?

Inizia così, senza fronzoli, uno dei tanti curriculum vitae di Francesco Profumo, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che trovate qui. La prima cosa che salta all’occhio è il gran numero di cariche ricoperte in passato: Rettore del Politecnico di Torino, membro del CdA del Sole24 Ore, del CdA di Unicredit Private Banking, membro del Comitato Consultivo Divisionale Private Banking di UniCredit Banca, eccetera eccetera.
Profumo sembra possedere un curriculum scientifico di primissimo livello: oltre 250 pubblicazioni su riviste internazionali, ma la sua carriera non nasce nel mondo universitario, bensì (come spiega bene la scarna voce di Wikipedia dedicata al Ministro), dopo la laurea in Ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Torino, all’Ansaldo di Genova, dove lavora dal 1978 al 1985. Successivamente, diventa ricercatore universitario a Torino e, solo dopo dieci anni, professore ordinario. Da lì in poi, una cavalcata inarrestabile: presidente della Prima Facoltà di Ingegneria del Politecnico della città piemontese, poi rettore ed infine Presidente del CNR. Non prima di aver rifiutato la candidatura a sindaco della città, propostagli dal centrosinistra torinese. Per arrivare, negli ultimi giorni, alla poltrona di Ministro, occupata fino a poche settimane fa dall’indimenticabile Mariastella Gelmini.  Insomma, la voglia nella nostra città da parte degli avversari è così tanta di farmi pelo e contro pelo che se è vero che c'è profumo e Profumo, c'è anche ignoranza ed ignoranza..... non credete?

venerdì 18 novembre 2011

Ho inviato una lettera al Ministro Profumo, che ne dite?

Signor Ministro,

nel complimentarmi per la Sua nomina alla carica di Ministro alla Pubblica Istruzione e Ricerca, intendo sottoporre alla Sua attenzione, in qualità di Amministratore di una Città, Magenta, un caso che angoscia la nostra cittadina da ormai diverso tempo.
Premetto che la problematica che vado ad esporre, nulla ha  a che vedere con le deleghe governative che Le sono state assegnate ma confido nel Suo aiuto, per sbloccare una situazione che ormai da qualche anno, vede duecento nostri lavoratori in Cassa Integrazione.
Le Scrivo, Signor Ministro, poiché Novaceta, un’azienda storica per il nostro territorio, leader nel settore tessile,rischia di chiudere per sempre, portando nella nostra città disoccupazione e apprensione per il prossimo futuro. Sino ad oggi, le Istituzioni, grazie alla spinta dei tanti lavoratori che non si sono arresi davanti allo spettro della disoccupazione, sono riuscite a calmierare solo in parte gli effetti derivati dalla perdita del lavoro, attraverso l’attivazione di tutti gli ammortizzatori sociali, previsti dalla vigente legislazione.
Signor Ministro, la proprietà delle aree dove sorgono gli impianti, è in capo ad Unicredit, Istituto di Credito di cui Lei ha fatto parte sino a qualche giorno fa, con incarichi di prestigio.
Ora, sono a chiederLe di interagire con noi, affinché tutti i soggetti portatori di interessi, possano addivenire, entro il prossimo anno, ad una soluzione, che metta al centro il lavoro e l’occupazione di quelle persone che ormai da molto, troppo tempo, non chiedono di essere mantenuti dallo stato, bensì reclamano, con grande dignità, un preciso diritto, ovvero un posto di lavoro. Sino ad oggi, mi risulta infatti, che tutte le trattative, si siano arenate proprio sul prezzo di acquisto delle aree stesse. Un vero peccato, poiché sono certo che nel recente passato si siano perse buone occasioni per provare, in un momento di estrema difficoltà del paese, a girare la nave e dare così un segno di discontinuità, ovvero riaprire una grande azienda ed occupare tanti nostri lavoratori.
Signor Ministro, il mio è un sommesso appello; la mia voce, quella di un Amministratore locale, vuole essere un richiamo al senso di responsabilità non solo delle Istituzioni ma anche a tutti i soggetti portatori di interessi che possono, oggi, per noi, per la nostra comunità e per i nostri lavoratori, fare la differenza.
Mi auguro che sappia al meglio interpretare le mie parole e che voglia, dall’alto della Sua posizione di forza, darci una mano concreta per risolvere questa problematica brevemente sopra esposta.
Sono convinto che un Suo intervento presso l’Istituto di Credito sopra citato, potrebbe essere un buon viatico per riaprire un tavolo di concertazione che arrivi a prospettare delle soluzioni concrete per tanta nostra gente.
Signor Ministro, si avvicina il Santo Natale, si avvicina un momento dell’anno che ognuno di noi merita di vivere serenamente con le proprie famiglie, con i propri cari: facciamo tutti insieme in modo che questo Natale, per i nostri lavoratori, sia un Natale di speranza, una speranza positiva nella politica e nelle persone chiamate ad amministrare ai vari livelli la cosa pubblica. Sforziamoci insieme di fare in modo che il 2012, sia per questi nostri lavoratori, un anno di riscossa e non un “annus horribilis”, da cui non potersi più rialzare, né con la dignità che ha ogni uomo, né con la dignità che questi lavoratori, per tutti questi anni hanno dimostrato al paese in cui viviamo.


In attesa di un Suo positivo riscontro, colgo l’occasione per inviarLe i miei più

Cordiali Saluti


L’Assessore alla Programmazione Economica
Simone Gelli