FEDERALISMO ORA!!!!!!!

FEDERALISMO ORA!!!!!!!

venerdì 18 novembre 2011

Ho inviato una lettera al Ministro Profumo, che ne dite?

Signor Ministro,

nel complimentarmi per la Sua nomina alla carica di Ministro alla Pubblica Istruzione e Ricerca, intendo sottoporre alla Sua attenzione, in qualità di Amministratore di una Città, Magenta, un caso che angoscia la nostra cittadina da ormai diverso tempo.
Premetto che la problematica che vado ad esporre, nulla ha  a che vedere con le deleghe governative che Le sono state assegnate ma confido nel Suo aiuto, per sbloccare una situazione che ormai da qualche anno, vede duecento nostri lavoratori in Cassa Integrazione.
Le Scrivo, Signor Ministro, poiché Novaceta, un’azienda storica per il nostro territorio, leader nel settore tessile,rischia di chiudere per sempre, portando nella nostra città disoccupazione e apprensione per il prossimo futuro. Sino ad oggi, le Istituzioni, grazie alla spinta dei tanti lavoratori che non si sono arresi davanti allo spettro della disoccupazione, sono riuscite a calmierare solo in parte gli effetti derivati dalla perdita del lavoro, attraverso l’attivazione di tutti gli ammortizzatori sociali, previsti dalla vigente legislazione.
Signor Ministro, la proprietà delle aree dove sorgono gli impianti, è in capo ad Unicredit, Istituto di Credito di cui Lei ha fatto parte sino a qualche giorno fa, con incarichi di prestigio.
Ora, sono a chiederLe di interagire con noi, affinché tutti i soggetti portatori di interessi, possano addivenire, entro il prossimo anno, ad una soluzione, che metta al centro il lavoro e l’occupazione di quelle persone che ormai da molto, troppo tempo, non chiedono di essere mantenuti dallo stato, bensì reclamano, con grande dignità, un preciso diritto, ovvero un posto di lavoro. Sino ad oggi, mi risulta infatti, che tutte le trattative, si siano arenate proprio sul prezzo di acquisto delle aree stesse. Un vero peccato, poiché sono certo che nel recente passato si siano perse buone occasioni per provare, in un momento di estrema difficoltà del paese, a girare la nave e dare così un segno di discontinuità, ovvero riaprire una grande azienda ed occupare tanti nostri lavoratori.
Signor Ministro, il mio è un sommesso appello; la mia voce, quella di un Amministratore locale, vuole essere un richiamo al senso di responsabilità non solo delle Istituzioni ma anche a tutti i soggetti portatori di interessi che possono, oggi, per noi, per la nostra comunità e per i nostri lavoratori, fare la differenza.
Mi auguro che sappia al meglio interpretare le mie parole e che voglia, dall’alto della Sua posizione di forza, darci una mano concreta per risolvere questa problematica brevemente sopra esposta.
Sono convinto che un Suo intervento presso l’Istituto di Credito sopra citato, potrebbe essere un buon viatico per riaprire un tavolo di concertazione che arrivi a prospettare delle soluzioni concrete per tanta nostra gente.
Signor Ministro, si avvicina il Santo Natale, si avvicina un momento dell’anno che ognuno di noi merita di vivere serenamente con le proprie famiglie, con i propri cari: facciamo tutti insieme in modo che questo Natale, per i nostri lavoratori, sia un Natale di speranza, una speranza positiva nella politica e nelle persone chiamate ad amministrare ai vari livelli la cosa pubblica. Sforziamoci insieme di fare in modo che il 2012, sia per questi nostri lavoratori, un anno di riscossa e non un “annus horribilis”, da cui non potersi più rialzare, né con la dignità che ha ogni uomo, né con la dignità che questi lavoratori, per tutti questi anni hanno dimostrato al paese in cui viviamo.


In attesa di un Suo positivo riscontro, colgo l’occasione per inviarLe i miei più

Cordiali Saluti


L’Assessore alla Programmazione Economica
Simone Gelli

martedì 15 novembre 2011

Monti, il Popolo Viola, lo spread ed i mercati......

Monti non doveva essere un toccasana per la nostra economia? Non era il Governo appena dimesso a caratterizzare la sfiducia dei mercati verso il bel paese? Domande queste a cui molti dovrebbero rispondere e invece dalla caduta del Governo Berlusconi, la stragrande maggioranza delle testate giornalistiche, hanno messo in naftalina tutti i disastrosi indicatori economici che hanno sancito la fine del governo di centro destra. E’ dunque Monti la nostra salvezza? Non si direbbe, dal momento che sia ieri che oggi la borsa milanese ha subito due battute d’arresto, mentre nel momento preciso in cui sto scrivendo l’articolo, lo spread tra i nostri buoni del tesoro ed i bund tedeschi, ha superato i 500 punti percentuali. Effetto Monti? Non si direbbe anche se mi piacerebbe vedere chi si è comprato ieri i tre miliardi di Euro di Titoli di Stato ad un tasso superiore del 6 %. E che dire poi della formazione di un Governo che dovrà far fare a tutti noi ulteriori sacrifici e che è appoggiato da forze politiche che la vedono in modo diverso tra loro. Insomma se un governo è stato fatto cadere grazie alle pressioni internazionali, ai mercati e a tutti coloro i quali avevano la convinzione che il solo fatto di pensionare l’ormai ex governo, fosse la panacea di tutti i mali si deve ricredere oggi. E persino il Popolo Viola si deve sentire in forte imbarazzo, dal momento che, dopo aver festeggiato la caduta dell’innominabile, oggi rischia di vedere i propri rappresentanti politici, sedere al governo proprio insieme a Mister “B”, tanto che se non fossimo in un momento del genere, vi sarebbe molto su cui ridere non credete amici? Oggi continuano le consultazioni che in ogni caso hanno sancito che l’unica forza che in Parlamento sarà opposizione al governo, è la Lega Nord. Non possiamo, ha detto Bossi, sostenere un Governo che toccherà le pensioni di anzianità e che porterà ancora più tasse alle famiglie del nord. Intanto da Bersani a Fini, da Casini a Di Pietro, passando per Vendola e Rutelli, tutti, a scatola chiusa, si sentono di sostenere il banchiere Monti e la Goldman Sachs, (non vogliono però ricoprire cariche politiche, hanno paura per il loro onorevole lato “B”, e pensare che solo una settimana fa, da Bersani a Di Pietro, a Vendola ed altri, urlavano invocando le elezioni. Chi vivrà vedrà, come diceva un vecchio detto, per il momento, difendiamo ancora una volta, da soli, il nord, le famiglie e le nostre imprese, le ammucchiate le lasciamo agli altri, ci si trovano a proprio agio oltre a rappresentare il nuovo che avanza in questo paese.





domenica 13 novembre 2011

Goldman Sachs ringrazia sentitamente il centro sinistra italiano, per aver acconsentito a che un banchiere, fosse il nostro Presidente del Consiglio.

Quello che è sempre stato rimproverato a Berlusconi ed al suo governo, ovvero di essere troppo debole verso il potere finanziario, oggi, grazie a Bersani, Fini, Casini e Di Pietro, è diventata realtà. Con un buon aiuto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che scandalosamente, prima ancora delle consultazioni dei vari gruppi politici presenti in parlamento, nomina Mario Monti, Senatore a vita, le banche, signore e signori, sono assolute proprietarie delle nosre vite. Perchè? Molto semplice: il nostro nuovo Presidente del Consiglio, dal 2005 ricopre l'incarico di  International Advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del “Goldman Sachs Global Market. Insomma un pezzo grosso della più potente banca americana che negli anni ha sempre influito sui governi americani di sinistra: durante l'amministrazione Clinton il Direttore Generale di Goldman Sachs, Robert Rubin, divenne sottosegretario al Tesoro, mentre oggi, nell'amministrazione Obama, siede William Dudley, ex capo economista della Goldman (che nel 2004 lodava i derivati). Capo del personale del dipartimento del Tesoro è Mark Patterson, ex lobbista della Goldman Sachs. A capo della Cfct si è insediato Gary Gensler, ex dirigente della Goldman Sachs che aiutò ad abolire la regolarizazione dei derivati. Insomma un buon quadro per il popolo italiano che si vede defraudato non solo del proprio voto, ma tra poco anche torturato nel portafoglio. E Mariotto Draghi? Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs. Guarda a caso, provate a fare un esercizio di memoria, proprio nel periodo in cui in America le banche d’affari erano scatenate in manovre speculative e scavavano il baratro finanziario che si è materializzato nel 2008. Avete visto che bel quadretto ci hanno confezionato i catto comunisti uniti alle lobby e ai banchieri? Con buona pace di chi ha festeggiato cantando l'alleluja ieri sera. Ogi a festeggiare sonole banche che certamente ieri sera, vedendo certe immagini, non avranno che potuto pensare a che livello di coglionaggine, possono arrivare certi italiani. Complimenti!

mercoledì 2 novembre 2011

Un Week end di fuoco per il Pd

Qualche settimana fa esponenti del Pd magentino, si chiedevano, dopo il nostro movimentato congresso di Varese, come fosse possibile che la Lega Nord fosse un partito rappresentativo appunto della Padania, come fosse possibile che la Lega convogliasse su di se, qualche milione di voti, essendo, ecco il paragone, come indiani nell’ultima riserva. Chissà se oggi leggeremo qualche articolo che descrive invece la situazione interna al Pd, che nel fine settimana scorso, ha visto diverse manifestazioni sul territorio nazionale, caratterizzate da botta e risposta degni di un Pd alla frutta, senza idee e con molte liti interne. Abbiamo infatti assistito al pasonario Renzi, Sindaco di Firenze che dalla sua convention nella città del giglio, ha attaccato a più non posso, non tanto il governo quanto il modo di fare politica del suo partito; gli ha prontamente risposto Bersani, che, non potendo chiedergli di dimettersi, (non è Berlusconi), lo ha rimproverato di avere pericolose idee da anni 80, ed infine ci si sono messi la Serracchiani e Civati, usciti dal gruppo dei rottamatori del sindaco gigliato, ad attaccare proprio Renzi, reo, a loro dire, di cercare solo di scalare le alte vette del Pd, per arrivare, anche lui ad un posto al sole. Insomma, un tutti contro tutti nell’appena trascorso fine settimana che certo non può che farci sorridere, proprio perché, mentre taluni militanti del Pd cercano di far trasparire la Lega Nord come un partito diviso, lacerato ed alla fine dei propri giorni politici, nel partito di riferimento degli scienziati, accade tutto questo. E non a caso anche i sondaggi danno ragione di questi liti intestine al Pd, tanto che sembrerebbe che nelle rilevazioni effettuate dopo il fine settimana, il maggiore partito di opposizione, perda parte dei consensi fin qui racimolati.  Che dire, lor signori sono sempre più saggi ed intelligenti di noi, speriamo che il governo non cada, altrimenti certamente ci ritroveremo con un disoccupato in più, ovvero Bersani, ve lo immaginate senza Berlusconi? Cosa potrebbe dirci di nuovo senza la sua mitica frase “Il governo deve andare a casa”…………..

giovedì 27 ottobre 2011

Magenta: Gelli (Lega): Il Consiglio Provinciale approva all’unanimità, la mozione da me presentata, a favore dei lavoratori della Novaceta, per il prolungamento degli ammortizzatori sociali, nell’anno 2012.

Il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità la mozione che avevo presentato a favore dei lavoratori della Novaceta, tendente ad impegnare Consiglio e Giunta, affinchè i nostri lavoratori, possano ottenere, anche per il 2012, gli ammortizzatori sociali in deroga. Questo però è solo l’inizio: non possiamo infatti fermarci a garantire gli ammortizzatori sociali ai lavoratori. Da oggi, Regione, Provincia e Comune, devono di nuovo essere disponibili a lavorare insieme per verificare se esistono sul mercato possibili acquirenti, che facciano ripartire le attività e con essere il lavoro. Non dobbiamo, infatti, arrenderci; non dobbiamo abbassare la guardia, anzi. Dobbiamo lavorare perché ogni strada possa essere quella buona, lo dobbiamo alla nostro città, lo dobbiamo ai nostri cittadini ai lavoratori ed alle loro famiglie che con molta dignità, non hanno mai chiesto di essere mantenuti, bensì hanno sempre chiesto solo una cosa che dovrebbe essere un diritto, ovvero il lavoro. Come Assessore della Giunta magentina e in qualità di Consigliere Provinciale, continuerò a seguire la vertenza da vicino, chiedendo la convocazione della Commissione Lavoro della Provincia di Milano, al fine di poter concordare con tutti i soggetti un percorso condiviso, che abbia per obiettivi, quanto sopra esplicitato.



Il Consigliere Provinciale
Simone Gelli

giovedì 20 ottobre 2011

Quando fanno così, sono stupendi!!!

Non c'è che dire, sono favolosi.....chi? Ma quelli di sinistra. Perchè? Ricordate le famose ordinanze che diversi Sindaci della Lega Nord avevano posto in essere contro la proliferazione dei negozi definiti "etnici" ovvero quegli esercizi commerciali, gestiti solitamente da immigrati, che propongono al cliente, cibo, abbigliamento, prodotti di artigianato, rigorosamente, proveniente dai paesi degli immigrati. Allora, nemmeno a dirlo, si gridò allo scandalo, al razzismo. Anche a Magenta, la limitazione per la nascita di questa tipologia commerciale, fortemente voluta dalla Lega Nord ed inserita in apposito provvedimento, votato dal Consiglio Comunale, ebbe forte eco politico sia all'interno della massima assise cittadina sia in città, oltre che sui giornali a tiratura locale. La notizia risale ad un pò di tempo fa, ma merita di essere ripresa per dimostrare, anche per continuare il discorso di ieri (noi siamo la tribù indiana, loro sono i gegni della politica), è che il Sindaco di Forte dei Marmi, eletto con una lista civica chiaramente di centro sinistra, fa la stessa cosa. Ovvero, firma una ordinanza, nella quale si vieta espressamente, l'ulteriore apertura di negozi etnici. Ora viene da chiedersi se non è esattamente lo spirito con cui la Lega Nord aveva iniziato questo tipo di azione sul territorio. Il concetto è un altro: se la stessa ordinanza proviene da un'amministratore della Lega, allora è puro razzismo, se il provvedimento viene emesso da un amministratore di sinistra, possiamo parlare, come fa il Sindaco di Forte dei Marmi, di difesa dei prodotti locali e del made in Italy. Vedete amici, come i compagni ti rigirano sempre la frittata a loro favore?

martedì 18 ottobre 2011

Ci considerano una Tribù di indiani. Fieri di esserlo.

 
C’è chi ci considera una tribù che lotta per l’ultima riserva indiana, pensando di schernirci: grande gente gli indiani, hanno lottato in modo impari contro l’invasore, non hanno potuto regolamentare l’immigrazione ed ora vivono nelle riserve e tutto questo solo dopo aver visto le immagini del congresso della Lega Nord nella Provincia di Varese. Chi ci paragona a tale nobile stirpe non può solo che darci, seppur indirettamente, una gratificazione. non si possono infatti ignorare le grandi gesta di capi indiani che hanno, per anni, condotto il loro popolo saggiamente, anche nei periodi più bui. Come si diceva per il Ministro Gelmini? Beata Ignoranza? Bhe ci siamo direi. C’è chi si chiede come possa la Lega Nord essere ora un partito rappresentativo. C’è però chi, sul proprio blog, non vi fa vedere la vergogna patita a Brindisi, al convegno dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) a cui ho partecipato, dove, a causa di una frattura interna nel Pd, i comuni italiani, per la prima volta nella storia dell’Anci (dopo ventotto anni di Associazione), hanno votato non all’unanimità un Presidente, ma per alzata di mano, dopo ore di tensione, dopo estenuanti trattative, urla e qualche parola di troppo. Questa si che è stata una vergogna per tutto il paese, questo si che rende l’idea di cosa sia il Pd oggi, questo si rende giustizia di una sinistra che sa solo ripeter a vanvera una sola frase: “il governo se ne deve andare”. Ma ci pensate, se il Governo cadesse, avremmo Bersani disoccupato, no potrebbe più andare in Tv a dire il solito ritornello, comincerebbero i problemi, avvero dire cosa si vuol fare.  Insomma, un congresso provinciale certo agitato della Lega, fa dello stesso movimento un partito non rappresentativo, alla frutta, mentre se dopo ventotto anni di Anci, in un momento in cui tutti i comuni del paese dovrebbero essere quanto mai uniti, i sindaci del Pd si spaccano e per ore bloccano l’assemblea per decide se il Presidente deve essere il Sindaco di Bari, sostenuto da Vendola e D’Alema, oppure il Sindaco di Reggio Emilia, sostenuto dal Pd del Nord, allora va tutto bene. Un vecchio detto diceva che anche nelle migliori famiglie si litiga. Pensate al Sindaco di Firenze Renzi, quante, ogni giorno, ne dice ai suoi dirigenti; pensate al rottamatore Pippo Civati, che lancia un’Opa sul Partito Democratico, chiedendo spazio in un partito che solo a parole vuole i giovani, ma poi nei fatti, tutti sappiamo chi comanda. Certo un Congresso della Lega Lombarda, può essere movimentato: preferisco comunque le urla, il Bossi, Bossi, il voto, voto, a vedere degli esponenti del mio movimento indagati per corruzione, concussione, finanziamento illecito ai partiti e cosi via. Chi scrive contro la Lega, e preferisce, nascondere la testa sotto la sabbia di fronte a casi che fanno vedere in modo molto chiaro come i reati contro la pubblica amministrazione, non stiano di casa da una parte politica, ma pervadano molti dei partiti nazionali, si adagi sulle sue puerili convinzioni e cresca scaricando i video da internet. Preferisco i miei accesi congressi a cui anche io, in questi anni di militanza ho partecipato, urlando come la pensavo per migliorare il mio movimento, al leggere sui giornali di inchieste giudiziarie che mettono in discussione pezzi da novanta del mio partito. Teniamoci dunque l’appellativo di tribù, non mi dispiace, altri, come mi capita di sentire spesso, incontrando la gente, la nostra gente, qui a Magenta a Milano, ovunque mi capiti di trovarmi e parlare con qualcuno, si beccano ben altri appellativi. Ah a proposito, visto che di Corriere si parla, a pagina due di ieri si trova questa bella intervista: Uno degli arrestati si chiama Valerio Pascali, 22 anni, di Lecce. Il padre, alla domanda se suo figlio sia un black bloc, risponde: "Non scherziamo, Valerio non è un anarchico e neppure un ultrà dello stadio. E' cresciuto nella federazione giovanile del Pd, poi è andato a studiare giurisprudenza a Bologna, frequenta i collettivi, so che scriveva per un giornale della sua facoltà. Meditate militonti, meditate.