FEDERALISMO ORA!!!!!!!

FEDERALISMO ORA!!!!!!!

venerdì 8 luglio 2011

Un importante comunicato stampa

Dopo aver visitato le lavoratrici della Cooperativa Punto Tre di Corbetta, nella seduta di Giovedì 7 Luglio, insieme alla Consigliera Tacchini, abbiamo presentato un’interrogazione urgente per conoscere quale fossero gli intendimenti della Giunta a proposito di questa drammatica crisi aziendale. Nel mio intervento non ho mancato di rimarcare come questo caso debba essere seguito scrupolosamente dagli assessori alla partita, in quanto ci troviamo di fronte a lavoratrici donne, madri di famiglia, e giovani alla prima esperienza lavorativa. Non è possibile, infatti, che un gruppo di donne venga espulso dal mondo del lavoro, in un modo a dir poco discutibile, senza giusto ed adeguato preavviso e senza alcuna dignità. Ho chiesto inoltre al Presidente della Commissione Lavoro, Giuseppe Marzullo, di poter ottenere una audizione delle lavoratrici e delle rappresentanze sindacali, preso la medesima commissione, al fine di avere una quadro meglio delineato della situazione. Ringrazio l’Assessore Del Nero che, proprio rispondendo alla nostra interrogazione, non ha mancato di sottolineare come la Provincia di Milano si sia già attivata per la costituzione del tavolo di crisi, al fine di poter esplorare tutte le possibili soluzioni da una parte, mentre dall’altra si sia già pronti a sostenere le lavoratrici con tutti gli ammortizzatori sociali che la legge consente per la categoria interessata. Inutile dire come tutto il gruppo della Lega Nord ed il sottoscritto in particolar modo, in qualità di consigliere provinciale eletto proprio nel magentino, seguiremo con particolare attenzione questo caso, così come abbiano fatto per la vertenza Novaceta, affinché non vengano meno i diritti dei nostri lavoratori che portano, ogni giorno, ricchezza nel nostro territorio.

Il Consigliere Provinciale
        Simone Gelli

giovedì 23 giugno 2011

La donna, oltraggiata dai manifesti del Pd, per pubblicizzare una festa!

E la donna, non solo da Berlusconi, ma anche a sinistra, diventa un oggetto per la propria campagna elettorale....... Dopo tutte le critiche dei sinistri, questo manifesto dimostra il contrario rispetto alle loro prediche

giovedì 16 giugno 2011

I sinistri la legalità, la vogliono solo a parole.

Il Senato, nella seduta di ieri ha votato il Disegno di Legge Anticorruzione. Inutile dire che il voto favorevole è stato espresso da Lega e Pdl, mentre da chi continua a parlare di legalità, solo un misero voto contrario. Ma cosa contiene questa nuova importantissima legge? Innanzitutto l’incandidabilità a qualsiasi carica negli enti locali, qualora si sia stati condannati per reati contro l’Amministrazione, oltre ad un inasprimento per le pene per tutti coloro che vengano condannati per i reati di cui sopra. Altra novità: anche alla Camera ed al Senato non ci si potrà più candidare, qualora si sia condannati per peculato, malversazione, corruzione e concussione.  A tali cambiamenti si devono poi associare il Piano Nazionale Anticorruzione e L’Osservatorio sulla corruzione e sugli altri reati contro la pubblica amministrazione. Tali provvedimenti avranno la capacità di incentrare l’attività di uno specifico dipartimento della Pubblica Amministrazione, contro la corruzione ed i reati più diffusi di malaffare negli Enti Locali.
Questo provvedimento arriva dunque a cambiare radicalmente il quadro normativo e giuridico, inasprendo pene e ponendo forti vincoli per tuti coloro i quali utilizzeranno la politica per arricchirsi. Inutile dir che chi oggi parla di legalità di mafia ed infiltrazioni, ancora una volta è rimasto al palo; non solo non ha votato il testo di questa importante legge ma non ha fatto nulla per proporre qualcosa di alternativo: della serie, quando la legalità la utilizzo per la campagna elettorale ma non è che me ne freghi poi più di tanto.

mercoledì 15 giugno 2011

Quando parlare contro il Governo, ti fa guadagnare una paccata di soldi.

E pensare che nessuno di noi ha mai percepito una tale somma per parlare male di qualcuno. In alcune regioni di questo paese si assoldano donne per piangere ai funerali ma mai si era visto un contratto così lauto per parlare male del Governo, per altro Facendo parte del servizio pubblico che tutto dovrebbe essere se non fazioso e parziale. A chi mi riferisco? Ma al Signor Santoro che, dopo aver percepito uno stipendio 662.000 Euro annui alla Rai, cioè da noi, per sentirlo, una volta alla settimana, per diverse ore, dileggiare Governo Ministri e parti politiche a lui avverse. E' stato licenziato o meglio, consensualmente rai e Santoro decidono di separarsi. Verrebbe da chiedersi il perché, al di là delle battaglie politiche, di questo divorzio consensuale. Oggi si scopre che il signorino percepirà una buona uscita di 2,5 Milioni di Euro per la rescissione del contratto, che ovviamente pagheremo noi. Insomma, un epilogo inaspettato che ha del grottesco, infatti le battaglie moralizzatrici di Santoro, contro gli sprechi, gli alti emolumenti e chi più ne ha più ne metta vengono per un momento messe in cantina, per poter percepire l’assegno milionario. E pensare che da una stima de “Il Giornale” ogni hanno, 6753 abbonati al canone Rai, pagano il suo lauto e grasso stipendio. L’ennesimo pessimo esempio sbandierato alla faccia dei nostri operai e delle nostri molte famiglie che non riescono a raggiungere la fine del mese, un insulto a chi si spacca la schiena tutti i giorni in fonderia o nei campi per una miseria. E noi viviamo impotenti a soldi nostri, dati ad un personaggio che ha fatto del parlar male di altri, una vera e propria professione milionaria. A voi, ora le conclusioni

martedì 7 giugno 2011

Auguri ai milanesi!! Centri sociali, brave persone!

Milano La chiesa come uno stadio messa interrotta, cori, slogan insulti e striscioni. Protagonisti un gruppo di antagonisti che dopo aver accusato il parroco di omofobia, hanno inneggiato a Pisapia «Liberatore di Milano». Che in serata, attraverso il suo portavoce, ha condannato l’episodio
L’irruzione ieri verso mezzogiorno, alla chiesa di San Giuseppe Calasanzio di via don Gnocchi a San Siro, durante la messa officiata dal vescovo ausiliario Marco Ferrari, il parroco padre Alberto e don Vittorio De Paoli, per l’ultima giornata di esposizione dell’immagine della Madonna pellegrina di Fatima. Oggetto della contestazione la posizione di padre Alberto, che avrebbe definito l’omosessualità una malattia, curabile con il sostegno di uno psicologo.
Gli autonomi hanno sfoggiato lo striscione «Padre Alberto, curati tu» e urlato «fuori i preti» e «chiudete le chiese».
«Il vescovo ha smesso di celebrare la messa, un giovanissimo parrocchiano è svenuto per la paura - racconta ora don Vittorio - poi i fedeli hanno reagito, sono volati insulti e qualche spintone. I ragazzi, una ventina circa, sono usciti e qualche parrocchiano ha urlato che si sentivano forti perché Giuliano Pisapia aveva vinto le elezioni». Ricevendo come risposta «Pisapia ha liberato Milano, presto ne vedrete delle belle». Quindi la fuga. La Digos sta cercando di identificare i protagonisti della gazzarra, anche se i maggiori sospetti cadono sul vicino centro sociale «Cantiere».
«Sono solo un povero prete, ma se potessi parlare con il sindaco gli racconterei cosa è successo, come è stato speso il suo nome, invitandolo a intervenire prima che queste irruzioni in luoghi di culto diventino consueti».
Il portavoce del sindaco, nega che gli antagonisti abbiano inneggiato a Pisapia e condanna il gesto. Mentre l’ex vicesindaco Riccardo De Corato parla di un «brutto clima», ricorda come mai prima una chiesa fosse stata invasa e sollecita il neo sindaco a chiedere al prefetto la convocazione del tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. «Prima che la situazione precipiti e diventi ingovernabile».

martedì 31 maggio 2011

Importante operazione della nostra Polizia Locale

Magenta: Gelli (Lega): L’operazione congiunta al Parco del Crocione, coordinata dalla nostra Polizia Locale, in Collaborazione con la Guardia di Finanza e con il gruppo cinofilo della Polizia Locale di Milano, dimostra l’attenzione dell’Assessorato alla sicurezza e alle politiche sulla legalità nella nostra città.


A pochi giorni dall’arresto di due cittadini extracomonunitari resisi protagonisti di una scippo, oggi devo registrare un altro importantissimo successo della nostra Polizia Locale. Non mancherò mai di continuare a sottolineare come il nostro comando stia operando con tecniche organizzative nuove, lanciate all’interno del Pacchetto Sicurezza solo qualche settimana fa. Il bilancio di questa nuova riorganizzazione è già più che positivo poiché, non solo i cittadini sembrano aver risposto in maniera del tutto positiva ma oggi sono i veri protagonisti, in una collaborazione con le forze di polizia ed in special modo con la Polizia Locale, che porta ad assicurare alla giustizia, coloro i quali, nella nostra città, non rispettano le regole. Ed infatti proprio grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini, il nostro comando ha potuto, nella giornata di Lunedì, in coordinamento con al Guardia di Finanzia di Magenta e grazie al supporto di una unità cinofila della Polizia Locale di Milano, intervenire presso il Parco del Crocione, sito in zona Sud e fermare diverse persone per detenzione di sostanze stupefacenti. Inutile dire che abbiamo, in questo modo, restituito il Parco alla legalità ed alla funzionalità per cui l’area stessa è sempre stata progettata. Voglio ringraziare tutti gli operatori che hanno preso parte alla brillante operazione di polizia, oltre che i cittadini che hanno avuto il coraggio di denunziare quanto avveniva nel parco e quindi fornire un prezioso aiuto al nostro lavoro. Confido nella continua collaborazione di tutti i nostri cittadini, poiché come solito dire, non credo che a Magenta siano agenti di Polizia Locale, solo coloro che indossano di fatto la divisa bensì ognuno di noi, a suo modo, può essere un “vigile” nel proprio quartiere. Invito quindi tutti i cittadini che rilevassero attività illegali o moleste nelle vie di residenza o nei parchi pubblici, o in qualsiasi altro luogo della nostra città a rivolgersi a noi con fiducia; sapremo ripagare la fiducia dei cittadini, con atti concreti come quelli che hanno visto protagonisti i nostri agenti ed ufficiali, in questi giorni.