FEDERALISMO ORA!!!!!!!

FEDERALISMO ORA!!!!!!!

martedì 7 dicembre 2010

Massimo Cacciari: IL Pd è morto. Noi lo ringraziamo per la dichiarazione, anche se gli rispondiamo che, avendo a che fare con certi elementi, ce ne eravamo già accorti!

Il Pd è morto: no, non è uno scherzo bensì le parole di Massimo Cacciari, ex Sindaco di Venezia, proprio per il più grande partito di opposizione che appunto recita il "de profundis" per il suo ormai ex partito. Commentando l'uscita di un parlamentare dal gruppo del Pd (Fistarol, il quale avrebbe riferito che altri deputati sono prontia lasciare come lui il gruppo) il Professore ha definito il Pd "un gran casino" in cui non si discutono idee o programmi, bensì se allearsi con Vendola o con Casini. E come non poter dare ragione a Cacciari, dal momento che sulle scelte importanti, a Roma, come a Magenta, il Partito Democratico appare oggi impantanato da logiche poco chiare di potere e di sopravvivenza, in attesa di un nuovo giorno o di un nuovo messia che possa traghettare tutti in un futuro migliore. E si che i nuovi manifesti del Pd, chiedono di rimboccarsi le maniche per un futuro migliore: vero questo, se non fosse altro che, come partito non sono proprio quelli che lo possono garantire, dal momento che, come sembrerebbe aver detto Weltroni, "prima perdevano solo le elezioni, ora anche le primarie" (riferendosi alla vittoria di Piasapia in occasione delle primarie perse dal candidato del Pd a Milano). Insomma che dire, continua ala farsa e la tragedis incontemporanea di un progetto che aveva l'ambizione di far coesistere ex democristiani con ex comunisti che oggi, giustamente, rispetto alle alleanze future, la vedono in modo nettamente diverso. E a poco valgono le campgna con i manifesti contro la Lega Nord, poichè l'agonia di questo grande partito, si sta consumando di giorno in giorno, con l'uscita di pezzi da novanta da un contenitore che non ha più nè anima nè corpo. Siamo arrivati al capolinea di una politica che ha visto le ammucchiate pur di batter qualcuno, siamo alla fine della falsa politica che con gli ideali o le semplici idee non ha nulla a che spartire. Siamo arrivati al dunque amici, ognuno dovrà rispondere al popolo che attraverso il proprio voto, potrà dare o togliere la fiducia ad ognuno di noi. Nel frattempo, mentre c'è chi è intento a cercare di sottrarre voti alla Lega Nord, cerchiamo di goderci queste nuove scintille ed esternazioni all'interno del Pd, a dimostrazione che i giorni migliori non solo non possono essere garantiti dal maggior partito di opposizioni; sarebbe bene infatti che pprima di candidarsi a governare il paese, questi signori si rimbocchino le maniche per capire se sono carne o pesce, se vogliono rimanere in una condizione per cui è meglio incarnare la figura di Ponzio Pilato, o essere cuor di leoni. Ai posteri l'ardua sentenza!

venerdì 3 dicembre 2010

Il Pd: sulle scelte importanti preferisce incarnare la figura di PONZIO PILATO.

Avevo ragione: avevo ragione a pensare che la venuta a Magenta del Leader del Pd Bersani, in visita ad una della realtà produttive della nostra città, inviadataci da tutto l’ovest Milano, ovvero L’Stf, della famiglia Trifone, fosse sol uno specchietto per le allodole. Allora ebbi a dire che non bastava farsi un giretto per le province del nord, per risollevare la situazione e carpire nuovi proseliti e voti. Al tempo della venuta del leader del Pd, dissi che era tutta propaganda elettorale, tuttavia fui contento che Bersani elogiò una società che lavora in tutto il mondo, portando così il nostro marchio ed il nome della nostra città per i diversi continenti. Ieri sera la nostra maggioranza ha votato un ampliamento per questa realtà che si dedicherà, da oggi anche al nucleare. Un’opportunità di sviluppo che sarebbe presto sfumata se la lungimiranza della nostra amministrazione non avesse giocato con i tempi giusti, verso quei pochi imprenditori che oggi, hanno ancora la voglia di investire in questo povero paese. E il Pd in tutto questo? Non ha torvato di meglio, dopo pre solite di discussione che uscire dall’aula, istituendo così, anche nel nostro consiglio comunale una nuova figura: quella del Ponzio Pilato. Vi tralascio le lezioni di trasparenza che lor signori hanno provato maldestramente ad impartire all’indirizzo della maggioranza, ciò che è scandalosa è la demagogia con cui UDC e PD ad un certo punto, hanno cercato di cavalcare, cercando di far approvare un emendamento nel quale, udite, udite, si chiedeva a tale imprenditore di assumere 200 persone, dando una corsia preferenziale ai lavoratori della Novaceta. Animo nobile voi direte? Macchè, l’emendamento, nemmeno ammissibile poiché stravolge tutti i canoni del diritto civile e amministrativo, non è stato nemmeno ammesso in quanto, a detta del nostro Segretario Generale, poteva prefigurare non solo una lesione di un diritto che tutti i cittadini di Magenta potrebbero avere, nell’aspirazione di poter lavorare in questa società, sino a sfociare nel vero e proprio voto di scambio. E meno male, bontà loro, che tale questione, come dichiarato anche dal capogruppo del Pd Silvia Minardi, rappresentava il cuore del problema. Insomma, ancora una volta si è dimostrato nel nostro parlamentino come questa sinistra non abbia gli attributi per prendere posizione e lavorare per la nostra città, ancora il Pd, incapace di valutare attentamente le proposte di questa amministrazione, preferisce non esprimersi, non votare a favore, né contro né astenersi. Las politica del fare e del metterci la faccia, ancora una volta si scontra contro chi, per futili motivi, non sa che pesci pigliare, non ha il coraggio di alzare o tenere abbassata una mano, non ha il coraggio di dire alla città, sino in fondo come la si pensa su determinate questioni. Noi abbiamo dimostrato dal canto nostro che la nostra amministrazione non solo “ci ha messo la faccia” ma continua, anche in un’epoca di vacche magre, a dare risposte e a tentare di lavorare per rilanciare la nostra città in ogni settore. Da oggi a Magenta, abbiamo una ulteriore eccellenza. Da oggi Magenta può sperare di vedere qualche posto di lavoro in più. Non mi resta che salutare i novelli Ponzio Pilati, che come al solito ieri sera hanno dato spettacolo, si uno spettacolo che riflette bene l’idea che nel nostro paese prima di dare delle risposte, si debbono convocare tavoli infiniti, e scrivere pagine ed interi libri, mentre gli imprenditori ed i posti di lavoro ci salutano, a favore di altre comunità ed altri paesi. Ancora una volta, Vergogna!

martedì 23 novembre 2010

Finalmente anche Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, rompe il silenzio: SI al Federalismo, innova il paese!

E brava la Marcegaglia: ieri infatti, agli stati generali di Confindustria Lombardia, la Presidente ha inneggiato al federalismo come lo strumento che può ridurre i costi e tempi, responsabilizzare chi governa e rendere gli enti pubblici più vicini ai cittadini. Una lode quella della Presidente di Confindustria che si spinge sino ad affermare che chi è pronto non può aspettare, deve infatti partire subito. Non si può più attendere dunque per il mondo imprenditoriale, non si può più rimanere in un paese in cui l’amministrazione pubblica ricalca ancora quella di una nazione borbonica, in cui tempi, liti, burocrazia e tanta carta, fermano lo sviluppo degli imprenditori e quindi anche dei lavoratori. L’imprenditore che ha la possibilità di svilupparsi, sul nostro territorio è fonte di posti di lavoro e di innovazione; è fonte di ricchezza per le comunità è fonte di know how nazionale, cosa di cui, in diversi settori c’è più bisogno. Dunque anche la Marcegaglia trova il coraggio, dopo anni in cui gli industriali non si erano esposti sulla spinosa questione ormai dibattuta da più di un ventennio, di dire la sua sulla riforma più grande, oserei dire epocale per il nostro paese che potrebbe finalmente darsi un assetto moderno oltre che snello. Potrebbe ed il condiziona è d’obbligo poiché vi sono certamente forze stataliste e dirigiste che in questo paese non mollano e al di là delle case di Fini o Berlusconi, al di là dei gossip o delle belle signorine, il terremoto a cui stiamo assistendo, non è certo per le questioni sopra enunciate, quanto per un cambiamento inarrestabile che sta per spazzare via chi ancora oggi non vuole che si muti assetto istituzionale, solo perché  comodo prendere voti al sud tenendo tutti nella più beata ignoranza. E fu così che in nome del “tutti contro il federalismo” assistiamo in Sicilia a giunte in cui ex fascisti ed ex comunisti governano insieme, (vedi appunto la giunta Lombardo in cui Pd, Fli ed Udc) la fanno da padrone, assistiamo ad un Pd sempre più diviso al suo interno, tra chi preferisce un’alleanza con Vendola, e chi come Rosy Bindi o Fioroni, preferirebbe ricreare un nuovo centro stile vecchia Dc, il tutto condito con i Veltroniani che se la ridono commentando che se prima il Pd perdeva solo le elezioni, oggi perde anche le primarie (come non poter dire che hanno ragione) e Fini che si riscopre non più fascista, bensì democristiano Doc, tanto da amare Casini e cercare un’intesa peraltro già raggiunta, con l’ex radicale poi leader della Margherita, Rutelli. Il mondo cambia cari amici, e i nostri politici continuano ad mischiare le carte il più possibile; non facciamoci incantare dai pifferai strampalati di questi momenti, poiché uno deve essere l’obiettivo finale: federalismo, per essere padroni a casa nostra, tutto il resto e fuffa che non merita di essere presa in considerazione!

venerdì 19 novembre 2010

Gazebo a cui non poter mancare!!!!

Cari amiche e amici,

vi ricordo che domani pomeriggio, a Magenta, in Piazza Liberazione, dalle ore 14.30 alle ore 19.30, la Lega Nord Sezione di Magenta sarà presente in Piazza per raccogliere fondi a favore degli alluvionati della Regione Veneto. Mi raccomando non mancate! Vin Brulè per tutti!


Per essere tutti fratelli, Su Libero Suol!

giovedì 18 novembre 2010

Un mio comunicato stampa, dopo il mio intervento, oggi, in Consiglio Provinciale

Durante la seduta odierna del Consiglio Provinciale a palazzo Isimbardi, il gruppo consiliare della Lega Nord in Provincia di Milano, per voce del consigliere Simone Gelli, ha espresso solidarietà al Ministro degli Interni Roberto Maroni, a seguito delle vicende e delle esternazioni legate alla trasmissione “Vieni via con me” su Rai Tre di Roberto Saviano.

Il consigliere Gelli ha così esordito:“A nome del nostro gruppo della Lega Nord esprimo un sentimento di vicinanza al Ministro Maroni per come sta affrontando la lotta contro la mafia. Una lotta importante contro la criminalità organizzata. Ciò che è andato in onda su un canale del servizio pubblico, nei giorni scorsi, dove è stato nominato il nostro movimento politico e il ministro tacciati quasi di collusione con mafia e n’drangheta, deve farci riflettere. E’ stato uno spettacolo poco edificante da parte di una persona indubbiamente di cultura ma quanto mai fuori luogo visti i successi del Ministero degli Interni contro la criminalità. Ma il fatto ancor più grave è che è stato negato al Ministro Maroni il diritto di una replica alle pesanti affermazioni di Saviano. I numeri, disponibili sul sito del Ministero degli Interni, offrono una fotografia chiara e inequivocabile dell’attività del ministero stesso nel contrasto e nella lotta contro la criminalità. Spiace che Saviano non abbia parlato, per esempio, della giunta calabra di Loiero interessata da una serie corposa di avvisi di garanzia. Il fatto grave è che si faccia di tutta un erba un fascio. Non possiamo certo negare che il fenomeno mafioso sia ormai presente anche in Lombardia: in un recente incontro con le istituzioni a Milano palazzo Marino proprio il Ministro Maroni ha citato la Lombardia come la quarta regione ad alta infiltrazione mafiosa, tuttavia Maroni ha anche invitato gli amministratori a tenere alta la guardia, per contrapporre una diga a questo grave fenomeno per proteggere i nostri cittadini. Se Maroni è da considerare un mafioso, allora siamo tutti mafiosi: la notizia della cattura di Antonio Iovine, il boss dei Casalesi, la dice lunga su chi è mafioso e chi no. Maroni porta avanti la lotta antimafia nei fatti e non nelle chiacchiere da talk show”.

La miglior risposta all'ignoranza di Saviano, da parte del nostro Ministro, Roberto Maroni

La miglior risposta a Saviano, da parte del Ministro degli Interni, Roberto Maroni, è arrivata a meno di 24 ore dalle esternazioni dello scrittore che ha accusato la Lega di collusione con la mafia, estrapolando malamente non solo frasi di Miglio, ma alludendo a contatti che avrebbe il carroccio con la malavita organizzata. E non solo: il fatto che si impedisca al Ministro Maroni  di replicare alle infamanti quanto ignoranti accuse, è la riprova di quanto si tema che, l’uomo che ha cercato di infangare il nome della Lega Nord, sia smentito prontamente. Ma la soddisfazione sicuramente più bella è quella di aver appreso che ieri la squadra mobile di Napoli ha arrestato Antonio Iovine, Boss mafioso latitante ormai da 14 lunghi anni. Uno dei boss dunque più pericolosi e di cui si erano perse le tracce. Una risposta pressoché tombale, alle infamanti ingiurie di Saviano e della trasmissione comunista andata in scena qualche giorno fa, una risposta che la dice lunga sulla lotta alla mafia che la Lega ed il nostro ministro stanno combattendo contro la criminalità organizzata e contro i fenomeni mafiosi in particolar modo. Complimenti dunque al Ministro Maroni ed alle forze dell’ordine, complimenti alla Lega che ancora una volta, a poche ore da una farsa televisiva, risponde sul campo, a ridicole accuse, create ad artem, per screditare uomini e donne che con solo con la mafia nulla centrano ma che da anni si battono, al contrario di altri, perché sui propri territori non siano inviati i boss al soggiorno obbligato che poi, inquinano il territorio. Una risposta decisa e ferma per smentire un ignorante che non conosce il nostro popolo e la nostra terra, una risposta intelligente a chi pensa che la Lega Nord produca parole e non fatti. Bene, l’arresto di Iovine è un esempio della volontà di questo governo e del carroccio di sconfiggere la mafia. Resta da chiedersi perché cn il centro sinistra ed il Ministro Amato, non venivano comminati, tutti questi arresti