FEDERALISMO ORA!!!!!!!

FEDERALISMO ORA!!!!!!!

lunedì 21 marzo 2011

Una mia interrogazione in Provincia

Magenta: Gelli (Lega): presentata interrogazione al Presidente Podestà, per chiedere quali comuni nella nostra zona, siano oggetto di interesse da parte del Prefetto, per ospitare profughi provenienti dalla Libia.Nel Consiglio Provinciale di Giovedì 17 Marzo, ho presentato, all’attenzione del Presidente della Provincia di Milano, un’interrogazione per sapere se corrisponda al vero il fatto che in diversi comuni della nostra Provincia e più segnatamente nell’ovest Milano, nelle aree del magentino ed abbiatense, siano state individuate strutture per poter ospitare i profughi provenienti dal Nord Africa. Infatti, dopo i noti fatti che spingono, oggi, migliaia di persone, a fuggire e trovare rifugio nel nostro paese e considerato l’esodo a cui stiamo assistendo in questi giorni, così come ampiamente previsto dal Ministro Maroni, non può non essere motivo di preoccupazione per le nostre comunità, il fatto che sembrerebbe siano state individuate, nei nostri comuni, strutture di accoglienza, poiché se ciò corrispondesse al vero, costituirebbe, senza l’assenso dei comuni, una vistosa forzatura. Si chiede, quindi, nell’interrogazione se sono veritieri i contenuti di diversi articoli apparsi sulla carta stampata, secondo i quali non solo Robecco sul Naviglio ma anche altri comuni dell’abbiatense e del magentino, castanese, siano inseriti tra i possibili siti nei quali accogliere eventuali profughi.




venerdì 11 marzo 2011

Il Sindaco del Pd di Torino ci dice che il Pd non ha futuro!

Oggi avrei voluto scrivere un articolo diverso, nel merito della mia attività in Consiglio Provinciale, ma non c’è l’ho fatta: l’occasione era troppo ghiotta per rispondere a chi giudica la Lega senza bussola, senza idee e senza arte né parte nel sistema politico di questo paese. E fu così quindi che il Sindaco di Torino, pietra miliare del Pd nordista, alla trasmissione “Un giorno da Pecora”  ci dice che “il Pd non ha assolutamente futuro”. E se lo dice lui noi ci crediamo e giriamo il messaggio a chi proprio non vuole capire che la sinistra in questo paese non esiste più. Ha bisogno di un Fini ed un Casini con cui provare a costruire la solita ammucchiata selvaggia, per battere il centro destra, ha bisogno degli estremismi di Vendola e Di Pietro per cercare la salvezza dal baratro, ha bisogno dei post fascisti, per cercare di essere assoluta novità. E se a questo ci aggiungiamo che oggi Fioroni e l’area cattolica del Pd, apre ad una riforma della giustizia che essendo costituzionale non può essere realizzata in tempi brevi, per aiutare il Premier, come qualche baluba andava dicendo, il minestrone di un Pd senza arte né parte è servito per l’ennesima volta. D’altra parte i Sindaci Pd delle città del nord, Cacciari e appunto Chiamparino in testa, già da tempo avevano capito che il contenitore dei cattolici e dei comunisti cominciava ad assumere le connotazioni tipiche di un cadavere, quando chiesero alla direzione centrale di poter costruire un Pd del nord che potesse parlare alla gente, saggia questioni che vide un sovietico “Niet”, dal cervello romano del partito. E meno male che poi scrivono sui manifesti che ci mettono la faccia, ne siamo veramente contenti, almeno i muri della nostra città, in questo carnevale saranno riempiti di bei colori, perché  certo non basta metterci la faccia, bisogna anche presentare un progetto e dei contenuti secondo i quali parlare e discutere seriamente con la gente. Ringrazio Chiamparino che oggi, ancora di più ci ha convinto del fatto che la sinistra in questo paese chiacchiera, chiacchiera ma poi porta con se un fascio di serpi in seno che da sole, riescono a minare completamente uno schieramento, quello a sinistra per l’appunto, che proprio non ne vuole sapere di vincere, dopo anni, per una volta, le elezioni!  

martedì 8 marzo 2011

Grazie Onorevole Violante!

Grazie, Onorevole Violante, per aver detto, stamane, dalle pagine di un quotidiano nazionale, di voler leggere il contenuto della riforma della giustizia che sarà proposta dal Ministro Alfano, prima di emettere sentenze o sputare giudizi che non hanno né arte né parte. Grazie Onorevole Violante, perché con le Sue parole ha dimostrato come vi sia nel suo partito, gente che, a prescindere dai contenuti, è contraria, perché animata solo dal fuoco sacro di voler arrivare al governo del paese. Grazie Onorevole Violante, per essere persona ragionevole e uomo di stato. Mi auguro possa giungere nella nostra bella cittadina e spiegare a qualcuno che la politica non si fa contro qualcuno, la politica non sono vuoti messaggi al vento ma al contrario , deve essere piena di argomenti su cui dibattere e discutere senza se e senza ma, nel rispetto delle parti e nel rispetto di tutti.

lunedì 7 marzo 2011

Qualche riflessione sulla giustizia

Quando la politica del “no a prescindere” ha il sopravvento, non si può che guardare a quello che succede nel Pd e nella sinistra in generale: il tema oggi è quello della riforma sulla giustizia, ove, i soliti noti, senza conoscere il benché minimo straccio di quanto contenuto nel progetto di legge, subito si ingozzano dei soliti paroloni pieni di livore, contro il Governo, la Lega ed il centro destra tutto. Non importa se poi, qualcuno ti coinvolge in un processo civile, prima di avere una sentenza definitiva, passano cinque anni o peggio ancora, se devono passare dieci anni per uscire da un procedimento di carattere penale! Si amici, l’importante è, senza conoscere, dire che questa riforma sarà, ancora una volta, per far sfuggire Berlusconi dai giudici. Io non conosco il testo e quindi mi riservo di dare un giudizio definitivo sul provvedimento, vero è che se nello stesso vi fosse, la separazione delle carriere per i giudici, (situazione che è presente in moltissimi paesi europei), oppure, finalmente, il fatto che i giudici stessi, siano responsabili per gli atti e le decisioni che assumono, oppure affermare che la fase del processo deve avere un tempo certo e ragionevole, (pensate a quanto costano gli avvocati), non direi certamente che questi provvedimenti siano pro Silvio, direi che sono pro tutti noi! D’altra parte non si capisce il perché se un chirurgo sbaglia un’operazione, debba subire un processo e se ritenuto colpevole di negligenza, può essere anche espulso dall’ordine dei medici; non si capisce perché se un avvocato non opera secondo il codice deontologico, può essere espulso dall’ordine medesimo e, calcisticamente parlando, non si capisce come mai, se un arbitro, dirige male un incontro, scende di categoria, mentre un giudice, delle sue azioni non risponde mai. Mi chiedo e mi domando, ma un giudice risulta essere equiparato a Dio? Cioè, un giudice non può, per definizione, commettere errori? Ritornando alla politica, consiglio ai soliti noti di usare il cervello e non farsi imbesuire dai propri caporioni che, a corto di argomenti, continuano la tiritera delle leggi ad personam, in quanto, una riforma per via costituzionale della giustizia, abbisogna di diverso tempo perché possa andare a buon fine, quindi, è impossibile ad oggi, che essa possa essere usata per far saltare qualche processo al Premier. Insomma, per la sinistra e per i suoi militonti, sembra essere ripartito il liet motiv della giustizia e del conflitto di interessi che, dalla sinistra stessa, una volta al governo non è stato normato, perché? Certo, da un punto di vista criminologico, non si può non notare una involuzione di taluni soggetti che da semplice apatia nei confronti del governo è sfociata, in questi giorni, in vera e propria aggressiva ossessione: almeno prima infatti ci si trovava di fronte al fuoco di fila, dopo aver letto il testo del provvedimento, oggi non è più così. La crudità con cui vengono espresse opinioni e giudizi fa pensare dunque ad un più che conclamato stato patologico di ossessività che se crescente, può realisticamente portare il soggetto, ad essere pericoloso per se e per gli altri. Tali comportamenti, a volte,  istigano, alla violenza, alla rivolta, al rifiuto di riconoscere l’autorità costituita e possono anche condurre il soggetto a comportamenti violenti, dapprima solo a livello verbale, poi anche a livello fisico. Insomma, basta annunciare una riforma, perché si scateni immediatamente la gogna mediatica, cercando di agitare la piazza forcaiola, mentre i conduttori di Telekabul, vomitano fango (ed uso questo vocabolo per non essere scurrile, alla Punto Rosso), su tutto e su tutti. D’altra parte la sinistra, dopo aver raccolto dieci milioni di firme (molte delle quali di personaggi famosi come quelle di Adolf Hitler, Benito Mussolini, Michy Mouse, Stalin, Lenin, Joe Cocker ed altri),per mandare a casa il Governo, vede accrescere la sua rabbia nei confronti di un Esecutivo che continua, nonostante tutto, la sua azione riformatrice. Purtroppo, la sinistra una cosa non si riesce a mettersi in testa: quella di provare a vincere una elezione, ooops, è vero devono ripartire dalla primarie, visto che come dicono molti esponenti del Pd, (prima perdevano solo le elezioni, ora anche le primarie); solo dopo, avendo l’onere e l'onore, di governare, ci potranno mostrare di cosa sono capaci. Sino a quel momento ci potranno mettere il tanto impegno ad urlare e stracciarsi le vesti, tuttavia, i risultati sino ad oggi ottenuti, non sono un gran che, se consideriamo che ancora oggi, tutti i sondaggi, compresi quelli più favorevoli al centro sinistra, danno lo schieramento avverso, in netto vantaggio, segno forse che non bisogna solo metterci la faccia, a volte anche il cervello!

giovedì 17 febbraio 2011

Chi ha perso veramente la Bussola??

Chi ha perso la bussola?? Non certo la Lega Nord. Non scherziamo! La bussola è ben ferma con gli obiettivi che da sempre ci siamo posti di portare avanti per il bene del nostro popolo. Chi l’ha persa sembrano piuttosto gli uomini del Pd che appaiono sempre più sofferenti, verso le esternazioni dei loro capi. E così mentre Bersani apre alla Lega e sbugiarda chi sul territorio ha sempre considerato il nostro movimento come razzista e vuoto di contenuto, (invito a leggere l’intervista sul quotidiano La Padania) c’è chi si ostina a dire che non abbiamo un progetto; per non parlare di articoli sui vari blog,   siti di militanti e consiglieri dello stesso Pd che si lamentano e sperano che pezzi di partito, dirigenti e accoliti vari, se ne vadano per il bene della sinistra; e ancora, è interessante che mentre a Roma si costruisce la santa alleanza, mentre a Magenta, con le vecchie cariatidi della politica, sottobanco, si cerca di portare l’UDC, con l’attuale opposizione, vi siano altri che contestano tale scelta sugli strumenti internettiani, con articoli al veetriolo. E sul federalismo? Bersani si dice favorevole, salvo poi bocciarlo in commissione, Veltroni propone la patrimoniale insieme ad Amato al Lingotto, ma metà del Partito non è d’accordo, vogliono l’Italia Unita, unica ed indivisibile, ma si scandalizzano quando la Lega a Roma chiede soldi per il Veneto…… insomma una confusione degna della più grande armata di Franceschiello mai vista prima, d’altra parte l’errore di fondo nel Pd è far coesistere una tradizione cattolica con una post comunista. E chissà, forse tra qualche giorno vedremo ex fascisti ed ex comunisti a braccetto per il bene, così dicono, del Paese. Dicono di voler rispettare la costituzione ma poi raccolgono le firme per mandare a casa il governo, parlano di legalità ma hanno un capogruppo alla Camera che in Sicilia non è messa bene in quanto appalti in famiglia; ci insegnano l’etica in politica ma poi si scopre come non si disdegnino lauti contratti nelle amministrazioni comunali da loro controllate. Insomma, la si pianti di dire che la Lega non ha un progetto, la si smetta di dire che la Lega è confusa, perché non ci sono i presupposti per dire che altri sono confusi se, come sopra descritto, c’è chi al suo interno, non può nemmeno vantare una compattezza nel proprio partito…..è proprio il caso di dirlo ancora una volta….prima de parlà se tass…sperando che il dialetto….almeno quello, lo capiscano.

mercoledì 16 febbraio 2011

Bersani intervistato dal nostro quotidiano: alcune riflessioni

E fu cosi così che Bersani, Segretario del Partito Democratico, rilasciò una intervista sul quotidiano leghista per eccellenza: La Padania.
Confesso che leggere certe affermazioni dal Segretario del Pd, sul nostro quotidiano mi hanno turbato un poco, soprattutto se ripenso a quello che io, ma credo tutti i militanti della Lega Nord, abbiamo vissuto, una volta gettati, nella mischia della politica. Vediamo dunque di provare a fare qualche considerazione a livello politico: innanzitutto la vocazione federalista ed autonomista che il Segretario Pd, evoca a se ed al suo partito. La Lega Nord certo può piacere o non piacere, un merito storico però che questo movimento ha in questo paese, è proprio quello di aver introdotto il ragionamento sul federalismo, nell’agenda della politica italiana; qui i primi miei dissensi da quanto dichiarato dal Bersani in salsa federale, poiché solo noi militanti ci possiamo ricordare gli insulti che gli uomini del partito che oggi si trova a guidare, ci hanno in questi anni rivolto, non appena ci si apprestava ad iniziare un ragionamento sul federalismo. Oggi, dopo venti anni di battaglie, tutti sono federalisti, almeno a parole si intende. E poi veniamo alla questione “razzista”: il Segretario dichiara “Non ho bisogno che qualcuno mi spieghi che la Lega non è razzista, lo so da me!” Complimenti davvero, ci sono arrivati! Certo bisognerebbe spiegarlo a qualche consigliere dello stesso partito che più che quello non sa dire ma sono certo che su questo argomento, meglio di me, i nostri consiglieri comunali magentini, potrebbero meglio argomentare, con dovizia di particolari, gli epitoti che in questi anni ci siamo sentiti affibbiare. Insomma il Segretario del Pd, forse fiutando la possibilità di sedurre la Lega e mandare a casa il Cavaliere, si rimangia tutto quello che contro di noi gli scienziati sul territorio hanno detto e proferito in questi anni. Ringrazio Bersani per aver chiarito questi fatti, tuttavia penso arrivi secondo. La forza della Lega, la forza del cambiamento, la forza della convinzione degli ideali in cui ancora oggi si ritrovano milioni di persone che liberamente hanno scelto il movimento del nord, ha la presunzione di cambiare il paese. Quindi, se si vuole bene a questo paese, non si può guardare agli interessi politici, si voti il federalismo, lo si voti senza se e senza ma, lo si voti senza chiede di staccare spine e prese al governo, lo si voti con la convinzione che per tutti gli enti locali, oggi, questa proposta, risulta essere la sola in gradi di cambiare l’assetto economico delle nostre municipalità, diversamente, qualora dovessero prevalere i sentimenti politici a quelli del bene comune, ci troveremmo di fronte all’ecatombe economica e quindi sociale per questo paese. Ci pesi Bersani, ci pensino i suoi accoliti, ci pensino tutti consiglieri comunali, attendiamo segnali concreti di serietà, non di giochi politici sottobanco che non ci appartengono.