Dunque il Think Day, organizzato in questo fine settimana ha partorito l’anti Gelli, nella persona del mio collega, Consigliere Provinciale Cova. E già, le mie supposte bufalate, devono essere confutate da un Consigliere Provinciale, eletto a Milano, dal momento che nel nostro territorio, i nostri cittadini, non hanno ritenuto di dover eleggere nessun esponente del Pd. Sono ad ogni modo contento, poiché questo dimostra come l’attenzione del Partito Democratico magentino, si rivolge ancora una volta verso la mia persona e la Lega Nord. Segno e sintomo che do e diamo fastidio, che sono e siamo una spina nel fianco per un Pd che è costretto a tenere lo stesso piede in due scarpe, come ad esempio sulla questione della variante di Pontenuovo. Un anti Gelli dunque che, come riferisce l’articolo pubblicato da Città Oggi Web, avrebbe la funzione di fare chiarezza su ciò che propongo, dico e faccio. Se poi sommiamo a ciò, le chiacchiere da bar che taluni militanti del Pd, preferiscono ascoltare e diffondere, secondo le quali il sottoscritto sarebbe sempre più isolato nel movimento in cui milito, anche in questo caso, sono i fatti che dicono il contrario: sono infatti stato appena nominato Commissario nella sezione di Abbiategrasso, oltre che Tesoriere e Responsabile Amministrativo a livello provinciale. Certo, un bel modo per essere isolato dal partito, considerato che il nuovo nostro Segretario Provinciale, Stefano Candiani, ha inteso affidarmi, in due mesi di lavoro, questi nuovi incarichi non di poco conto. Che dire, non avevo dubbi che in Think Day, avrebbe potuto partorire la classica micina dagli occhi ciechi. Dal canto mio, continuerò con l’impegno profondo ed importante, sia in Provincia che per la nostra città, senza ascoltare le panzanighe che offrono ogni giorno i bar ma andando ad incidere su fatti e con atti, in modo concreto. Sono felice, di avere una marcatura “ad uomo”, per usare un termine calcistico, perché ciò non può che significare come, in vista delle elezioni comunali previste nel 2012, si veda nella mia figura un temibile avversario. E che la marcatura ad uomo, cosi come nel calcio così nella vita, rappresenti una “paura” da parte di chi la attua, per evitare che l’avversario prenda troppo il largo, è una realtà, sfido il Pd dunque, ad incontri, aperti ai nostri cittadini, sui temi del Bilancio, della Sicurezza del Lavoro e dei Trasporti. Vedremo dunque se nel proseguo sarò invitato a confrontarmi sui temi sopra esposti, tutto al fine di poter dimostrare che assolutamente non è nel mio DNA, proferire bufale, ma dire solo ed esclusivamente la verità. La settimana dunque si apre con questa lieta novella giunta dalla Cascina Bullona, dal canto mio posso, di fronte a tutti, rinnovare il mio impegno e la mia dedizione alla causa, per il resto lascio lor signori a decidere quale dovrà essere l’anti Gelli per eccellenza, caso forse più unico che raro nella storia, con la speranza che non ci abbiano messo un intera giornata, solo per dare alla stampa, questa sensazionale notizia, che merita di essere ripresa da tutti i quotidiani, a tiratura nazionale.
FEDERALISMO ORA!!!!!!!

lunedì 18 ottobre 2010
venerdì 15 ottobre 2010
Scuola Comunista oppure no? Che ne pensate di questa inchiesta realizzata da alcuni quotidiani?
Dopo il caso di Adro, e la tanto contestata scuola con il sole delle alpi a far da corrolario in diversi luoghi dell'istituto, è emersa alle cronache, ovviamente, solo di alcuni giornali, rigorosamente non di sinistra il caso del Liceo Scientifico E. Curiel di Padova. Guardate bene la foto, scattata con Google Maps. Non ci vuole molto per capire che l'istituto in questione viene visto da molti, come una rappresentazione stilizzata della falce e martello. Fantasia, oppure no? Un indagine più approfondita, certamente ci dirà chi ,delle autorità politiche locali, ha voluto che la scuola venisse realizzata così; cosi come ci auguriamo che questa foto e il simbolo posto affianco, siano solo opera della fantasia di qualche buon conoscitore del territorio che però si interroga su quella "sinistra" in tutti i sensi, forma che questa scuola porta con se. E a scatenare i fan della scuola voluta dal Soviet, non depone a favore, l'intitolazione dell'Istituto, ad Eugenio Curiel, fervente comunista, partigiano durante il secondo conflitto mondiale, nonchè Capo del Fronte della Gioventù per l'Indipendenza Nazionale e per la Libertà. Insomma, per molti tutto quadra, sia nell'ediliza sia nell'intitolazione, sarà davvero così? Sarà davvero una scuola concepita dal qualche amministratore compagno che ha voluto in qualche modo ricordare i simboli caduti sotto i colpi dei pochissimi voti elettorali racimolati dalla sinistra da quanche anno a questa parte? Ancora è presto per dirlo ma, per dirla alla moda della direttrice dell'Unità, i segugi sono stati sguinzagliati e non mancheranno certo nuove puntate di quello che ormai è diventato un mistero padovano.
lunedì 11 ottobre 2010
Alcuni pensieri di inizio settimana, leggendo blog e siti da internet
Sputi, insulti?? Ma dove? Evidentemente i soliti noti non sanno distinguere tra critiche fondate e invece gli insulti veri e propri. E’ forse un insulto chiedere a Bersani, in visita nella nostra città nei giorni scorsi, di essere più attento al nord? E’ forse un insulto dichiarare che non ci si può ricordare del nord a spot? Personalmente non ci vedo nulla di male, se non il vittimismo di chi sa di essere in un partito che non potrà mai fare gli interessi del nord, poiché ha la testa ed il cuore a Roma. Capisco l’imbarazzo di chi, in queste regioni, deve difendere un partito che non ha proposto nulla in questi anni per difendere il tessuto produttivo del paese, lo capisco, ma non se la prenda con me o con la Lega, se la prenda solo ed esclusivamente con la propria dirigenza, sperando che anche queste parole non vengano prese a modo di insulti. E’ comunque una realtà che il Pd, a livello nazionale, ha prodotto così tanti atti per il nostro nord, che ha dovuto persino astenersi, non potendo votare a favore, sul provvedimento cardine della riforma dello stato in senso federalista, proposto dalla Lega Nord. Sarà in ogni caso una questione di italiano o di vocaboli, tant’è che dopo aver cercato di diffondere nella nostra città la sensazione che la nostra coalizione di governo, fosse a pezzi, oggi la tiritera cambia, ovvero non siamo più a pezzi ma stanchi. Stanchi anche in questo caso di fare che? Di Governare? Forse non si vuole vedere il nostro impegno quotidiano, in ogni caso, il rifacimento del centro storico, l’impostazione di un grande progetto che riguarda la famiglia e per cui abbiamo, proprio nell’ultima variazione di Bilancio appostato sui relativi capitoli 45.000 Euro, il lavoro sul patto locale di sicurezza che ci vede come capofila di 15 comuni, (ed altre municipalità hanno manifestato la volontà di aderire allo stesso), il rifacimento proprio in questi giorni nel quartiere nord ed in altri quartieri della città, di tutta la segnaletica orizzontale, la stipula, con le società sportive, a condizioni assolutamente agevolate, di convenzioni per l’utilizzo delle palestre, la presentazione del progetto definitivo per la pista ciclabile che collegherà la nostra città a Marcallo, sono solo alcuni esempi che certo denotano la stanchezza di questa maggioranza. A ben pensarci di una cosa siamo un po’ stanchi, ovvero di fare sempre le ore piccole in Consiglio Comunale a causa di un ostruzionismo crescente di una minoranza che sente la pressione delle elezioni che si avvicinano. E’ evidente infatti come, qualora l’attuale classe dirigente dovesse perdere anche l’appuntamento con le elezioni amministrative del 2012, sarebbe la fine per molti enfant prodige della politica. E’ vero, molti di noi sono stanchi di sentire insulti velati e a dir poco malcelati, solo per il gusto poi di poter dire che l’opposizione fa il suo mestiere. E si badi bene, nessuno vuole metter un bavaglio all’opposizione, che bene deve poter fare il proprio lavoro di controllo e di verifica, certo è che sino a quando ci vorranno due ore per poter licenziare un semplice provvedimento, sarà difficile poi discutere tutti i punti all’ordine del giorno, anche perché, mentre il mattino dopo qualcuno dorme, altri devono comunque andare al proprio posto di lavoro. Da qui una saggezza che dovrebbe essere insita in tutti noi, nel contingentare i tempi e poter così discutere tutti i punti in modo decente e non alle due del mattino. Lasciare la mano? Un’idea interessante ma a chi? L’attuale minoranza ha dimostrato in questi anni di non aver molto seguito all’interno della nostra città: vedasi tutti i risultati elettorali dal 2002 ad oggi, non sono certo di sprone al centro sinistra magentino. Sono spariti tutti i partiti comunisti che contribuivano al consenso della coalizione a noi avversaria e nel Pd, non è oro tutto quello che luccica; infatti non ci sono idem sentire su diversi temi. Poi, come già ho avuto modo di dire, il Pd, invece di preoccuparsi dei sospettati dualismi tra Lega e Pdl, tra il sottoscritto e Maerna, non farebbe meglio a dire, responsabilmente, chi sarà il loro prossimo candidato sindaco, cosa intendono fare per la nostra città, oppure come la pensano su tanti temi oggi di attualità, dimostrando così un’innata concretezza di contro alla solita polemica da circolino? Insomma, anche volendo lasciare la mano, temo che non ci riusciremmo; gli elettori ce lo impedirebbero con il loro sacro voto, poiché sanno oggi e sapranno anche domani, che non si improvvisano amministratori dall’oggi al domani, a loro non piacciono che ancora ci siano in giro i grandi vecchi della politica a tirare i fili ai ragazzini. Per governare una città, oggi, ci vuole passione, competenza e dedizione al proprio incarico, oltre che, soprattutto, studio delle varie materie, e l’umiltà di imparare sempre da tutti, cosa che non vedo in molti amici dell’opposizione. Ultima annotazione su chi ci chiede cosa abbiamo fatto per le aziende magentine: non possiamo prendere lezioni da chi ha lasciato che fallisse la ditta Molho per poi inserire a Piano Regolatore dei palazzi, non possiamo prendere lezione da chi ha fatto scappare altre ditte come la Castiglioni. In questi anni abbiamo cercato di mettere in condizione i nostri imprenditori di poterci rimanere a Magenta, concedendo ampliamenti a chi assumeva personale, approvando nel nostro P.g.t. un’area definita come Businnes Park, nella quale attirare coloro i quali volessero investire a Magenta e anche sulla questione Novaceta, ci siamo adoperati affinché non vi fossero speculazioni sull’area, coinvolgendo persino il Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico. I fatti sono quelli che contano e la nostra gente li apprezza, coloro che oggi continuano una solfa durata sette anni e secondo la quale non solo non va mai bene nulla ma anche che questa maggioranza non ha prodotto nulla, non si smentisce ancora una volta. Confrontiamoci sui temi che interessano la nostra città, non alle due del mattino, ora in cui i nostri cittadini non possono ascoltare il Consiglio Comunale. Confrontatevi su temi importanti e non fate che la vostra comunicazione sia la solita panzaniga sul non fanno nulla, sono divisi, sono spaccati, sono a pezzi, sono stanchi, non hanno voglia e cosi via, non ci crede più nessuno, che la politica possa volare alto con proposte serie e con un confronto civile e altrettanto serio. (Speriamo che per queste mie lunghe considerazione di inizio settimana, non abbia aa offendersi nessuno)
sabato 9 ottobre 2010
Le svolte dei giornali dei sinistra, dalle copertine ai contenuti
E dopo il Segretario del Pd Bersani che visita nella nostra città una della più grandi realtà produttive quali, l'S.T.F. è il caso di dare una scorsa al quotidiano dell'Unità, da sempre giornale di sinistra, vicino al Pd, prima organo ufficiale d'informazione del Pci - Pds e poi dei Ds. Una svolta, quella del quotidiano rosso in questi giorni molto inquietante per chi si professa di sinistra, ma che dà bene l'idea come oggi il catto comunismo, abbia mischiato le carte negli scenari politici del paese. A cosa mi riferisco? Presto detto; l'Unità storico giornale, come detto prima, non ha mai aperto ad industriali e capitalisti, ma, coerentemente con il proprio credo ha sempre combattuto per i diritti dei lavoratori contro il padrone oppressore. Negli ultimi tempi invece, si osserva curiosi, nelle prime pagine di detto quotidiano, ampio spazio ad industriali quali Marchionne o Montezemolo che dalle colonne del quotidiano spiegano, criticano, dettano strategie economiche e politiche. Che svolta, non c'è che dire, tanto che il tanto ventilato "Papa straniero" di cui si parla sempre più insistentemente nel Pd, potrebbe essere proprio Montezemolo. E che si cerchi di sdoganare gli industriali questo ormai sembra un passaggio obbligato dal momento che anche SWG, nota casa demoscopica proprio vicina agli ambienti di sinistra, indica, come vero leader della coalizione avversa al centro destra. Un'azione quindi pronta a sfociare alla prima occasione utile, con buona pace di operai e maestranze che ormai si devono rassegnare ad avere un centro sinistra, sempre più imprenditore. E mentre anche a Magenta il segretario del Pd, inventa la balla dei nostri appetiti per avvalorare le sue tesi e continuare la manfrina ormai smascherata della campagna elettorale cominciata qualche mese fa, (peraltro non dicendo quali sarebbero i nostri appetiti), la Lega coontinua a lavorare su tutto il territorio ed in particolare a Magenta, dove sono in programma nelle prossime settimane incontri pubblici e gazebo. Francamente speriamo che dopo il Think Day, indetto dal Pd per il 12 ottobre prossimo, il segretario in questione ed il suo entourage, abbiano argomentazioni un pò più intelligenti da sottoporre a tutti noi, cosi da costringerci a discussioni serie e non alla solita sterile polemica da quattro soldi.............. in attesa dunque delle nuove idee, attendiamo con fiducia la nuova svolta dei compagni, anche se, oggi, assistiamo al famoso "contro ordine compagni" di storica memoria, dal momento che anche Bersani a Magenta, ha preferito incontrare gli industriali e non gli operai, che, come abbiamo scoperto leggendo il blog del Pd magentino stesso, finiscono in quell'azienda, alle 12.30, il turno di lavoro, quindi molto prima che si presentasse il leader, del Pd.
venerdì 8 ottobre 2010
Bersani a Magenta: una fugace visita, non significa dare attenzione alle nostre comunità
COMUNICATO STAMPA
Magenta: Gelli (Lega): Bersani a Magenta: sono lieto che il Pd si ricordi, ogni tanto, del Nord, ma non basta una fugace visita, per risolvere i problemi della nostra gente.
Sono contento che un Leader come Bersani venga a visitare uno dei maggiori siti produttivi della nostra città come la S.t.f., azienda che porta non solo il suo nome ed il suo marchio ma anche quello di Magenta nel mondo; tuttavia, rispetto alla nuova conclamata idea del Pd, ovvero, battere la Lega Nord sul suo territorio, non penso che basti ricordarsi di queste regioni e della nostra gente, solo in determinati periodi. Sono ormai anni che la sinistra, per il nord, è inesistente come contenuti e proposte, è inesistente come qualità delle azioni da mettere in campo e circa le politiche che possano salvaguardare la parte produttiva del paese: la locomotiva senza la quale, l’interno treno si fermerebbe in un batter d’occhio. Invito Bersani a lavorare e dare il suo apporto al federalismo fiscale che ormai, grazie alla Lega Nord sta per divenire una realtà. Il federalismo infatti oggi rappresenta anche per la nostra città, un’ancora di salvezza che tutti attendiamo, con la fiducia che si potranno recuperare tutte quelle risorse strategiche, da poter spendere nell’esclusivo interesse dei nostri cittadini. Tuttavia devo ricordare al Pd che la politica per il nord non la si può fare a spot o a seconda della campagna elettorale che si avvicina o si allontana, il nord ha bisogno di risposte serie, dal momento che il Pil di questo paese, viene prodotto per la maggior parte, proprio in queste regioni. La Lega Nord ha individuato nel federalismo fiscale, un pacchetto di provvedimenti che possono andare nella direzione di aiutare aziende, lavoratori e cittadini tutti, evitando cosi la solita mungitura a favore di altre realtà; sarei veramente curioso di conoscere le proposte del Pd, per le nostre comunità, chissà che, dopo un lungo letargo, finalmente esca qualche buona idea per le nostre comunità.
giovedì 7 ottobre 2010
Evvai con il Clandestino Day!!!!!
Questa volta sarebbe il caso che la sinsitra faccia sentire la sua voce, proprio come il caso di Adro. Ci si è indignati per il fatto che un Sindaco che ha raccolto fondi privati, abbia costruito una scuola e poi, ci abbia inserito il Sole delle Alpi, simbolo del nostro territorio da tempo infinito e non della Lega Nord, tanto da scomodare persino il Presidente della Republica che si è visto chiamato in causa sulla vicenda a tal punto, da scrivere una lettera a tutte i genitori che avevano iscritto il figlio nell'ormai celeberro istituto scolastico. Ed è di oggi la notizia che in una scuola del padovano, in orario scolastico, è partito il "CLANDESTINO DAY" No, non è una presa in giro e state pur certi che non troverete su molti giorni questa notizia, tuttavia è accaduto. Insomma si sono utilizzate ore di scuola per per celebrare la clandestinità irregolare. L'iniziativa che sembra essere stata promossa da alcune sigle sindacali e reti antagoniste era appunto strutturata per sensibilizzare gli studenti all'accoglienza senza limiti, senza regole di sorta, senza alcun vincolo. Alla faccia della non utilizzo della scuola pubblica per fini politici. Ricapitoliamo: il Sole delle Alpi dà fastidio ma se a scuola si incitano gli studenti a fare della clandestinità la regola, allora tutto tace. Un'autentica vergogna che non ha precedenti, una vergogna che tende a sovvertire le leggi dello Stato e una legislazione in materia, molto più severa di quelle in vigore fino a qualche lustro fa. Oserei dire, un istigazione a delinquere, punita dal Codice penale all'Art. 414 con la reclusione. Chissà, se nei confronti di quel preside o di quegli insegnanti che hanno permesso questo, verranno presi provvedimenti da parte del Provveditore! Chissà, se il Presidente della Repubblica, così attento e solerte sul caso di Adro, avrà la stessa solerzia nel condannare tale iniziativa e scrivere alle famiglie degli alunni interessati da tale iniziativa chiaramente politica. Chi è che nei giorni scorsi ci ha ricordato più volte che la scuola dovrebbe essere libera da qualsiasi vincolo od iniziativa politica? A voi la risposta, nel frattempo, verificheremo le reazioni, alla faccia in ogni caso, della scuola senza la politica di mezzo.
martedì 5 ottobre 2010
Alle prossime elezioni Amministrative a Milano, avremo anche una Lista Civica di ispirazione islamica.

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