Quando la politica del “no a prescindere” ha il sopravvento, non si può che guardare a quello che succede nel Pd e nella sinistra in generale: il tema oggi è quello della riforma sulla giustizia, ove, i soliti noti, senza conoscere il benché minimo straccio di quanto contenuto nel progetto di legge, subito si ingozzano dei soliti paroloni pieni di livore, contro il Governo, la Lega ed il centro destra tutto. Non importa se poi, qualcuno ti coinvolge in un processo civile, prima di avere una sentenza definitiva, passano cinque anni o peggio ancora, se devono passare dieci anni per uscire da un procedimento di carattere penale! Si amici, l’importante è, senza conoscere, dire che questa riforma sarà, ancora una volta, per far sfuggire Berlusconi dai giudici. Io non conosco il testo e quindi mi riservo di dare un giudizio definitivo sul provvedimento, vero è che se nello stesso vi fosse, la separazione delle carriere per i giudici, (situazione che è presente in moltissimi paesi europei), oppure, finalmente, il fatto che i giudici stessi, siano responsabili per gli atti e le decisioni che assumono, oppure affermare che la fase del processo deve avere un tempo certo e ragionevole, (pensate a quanto costano gli avvocati), non direi certamente che questi provvedimenti siano pro Silvio, direi che sono pro tutti noi! D’altra parte non si capisce il perché se un chirurgo sbaglia un’operazione, debba subire un processo e se ritenuto colpevole di negligenza, può essere anche espulso dall’ordine dei medici; non si capisce perché se un avvocato non opera secondo il codice deontologico, può essere espulso dall’ordine medesimo e, calcisticamente parlando, non si capisce come mai, se un arbitro, dirige male un incontro, scende di categoria, mentre un giudice, delle sue azioni non risponde mai. Mi chiedo e mi domando, ma un giudice risulta essere equiparato a Dio? Cioè, un giudice non può, per definizione, commettere errori? Ritornando alla politica, consiglio ai soliti noti di usare il cervello e non farsi imbesuire dai propri caporioni che, a corto di argomenti, continuano la tiritera delle leggi ad personam, in quanto, una riforma per via costituzionale della giustizia, abbisogna di diverso tempo perché possa andare a buon fine, quindi, è impossibile ad oggi, che essa possa essere usata per far saltare qualche processo al Premier. Insomma, per la sinistra e per i suoi militonti, sembra essere ripartito il liet motiv della giustizia e del conflitto di interessi che, dalla sinistra stessa, una volta al governo non è stato normato, perché? Certo, da un punto di vista criminologico, non si può non notare una involuzione di taluni soggetti che da semplice apatia nei confronti del governo è sfociata, in questi giorni, in vera e propria aggressiva ossessione: almeno prima infatti ci si trovava di fronte al fuoco di fila, dopo aver letto il testo del provvedimento, oggi non è più così. La crudità con cui vengono espresse opinioni e giudizi fa pensare dunque ad un più che conclamato stato patologico di ossessività che se crescente, può realisticamente portare il soggetto, ad essere pericoloso per se e per gli altri. Tali comportamenti, a volte, istigano, alla violenza, alla rivolta, al rifiuto di riconoscere l’autorità costituita e possono anche condurre il soggetto a comportamenti violenti, dapprima solo a livello verbale, poi anche a livello fisico. Insomma, basta annunciare una riforma, perché si scateni immediatamente la gogna mediatica, cercando di agitare la piazza forcaiola, mentre i conduttori di Telekabul, vomitano fango (ed uso questo vocabolo per non essere scurrile, alla Punto Rosso), su tutto e su tutti. D’altra parte la sinistra, dopo aver raccolto dieci milioni di firme (molte delle quali di personaggi famosi come quelle di Adolf Hitler, Benito Mussolini, Michy Mouse, Stalin, Lenin, Joe Cocker ed altri),per mandare a casa il Governo, vede accrescere la sua rabbia nei confronti di un Esecutivo che continua, nonostante tutto, la sua azione riformatrice. Purtroppo, la sinistra una cosa non si riesce a mettersi in testa: quella di provare a vincere una elezione, ooops, è vero devono ripartire dalla primarie, visto che come dicono molti esponenti del Pd, (prima perdevano solo le elezioni, ora anche le primarie); solo dopo, avendo l’onere e l'onore, di governare, ci potranno mostrare di cosa sono capaci. Sino a quel momento ci potranno mettere il tanto impegno ad urlare e stracciarsi le vesti, tuttavia, i risultati sino ad oggi ottenuti, non sono un gran che, se consideriamo che ancora oggi, tutti i sondaggi, compresi quelli più favorevoli al centro sinistra, danno lo schieramento avverso, in netto vantaggio, segno forse che non bisogna solo metterci la faccia, a volte anche il cervello!
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