La Legalità? Il Pd la riscopre in questi giorni di campagna elettorale, non solo a Milano ma anche nella nostra città! Campeggiano infatti verdi manifesti che raffigurano l’Alberto da Giussano, nostro simbolo per antonomasia, con lo spadone ammosciato, poiché, questo è il senso dei manifesti, la Lega avrebbe votato il provvedimento sul “Processo Breve” per salvare Silvio Berlusconi, e nel contempo, lasciare liberi pericolosi criminali. Certo queste che stiamo vivendo sono giornate molto intense e anche già abbastanza calde, nelle quali è facile prendere un abbaglio, vero è che il Partito Democratico certo non può darci lezioni di legalità e tanto meno di leggi per liberare criminali, dal momento che, spero che tutti se lo ricordino, proprio il Governo Prodi, approvò la sciocca quanto inutile legge dell’Indulto, che di fatto liberò dalle patrie galere, quasi 30.000 mila persone, condannate per reati contro l’amministrazione pubblica, il patrimonio e la persona, nonché per il reato di immigrazione clandestina e per violazione sulla legge per le armi. Insomma un bel quadretto che qualcuno, con un buon colpo di spugna si è apprestato a dimenticare velocemente e far dimentica anche ai nostri cittadini.
Ci parlano di legalità, denunciando che nella nostra città esisterebbe una situazione difficile da questo punto di vista, annunciano in pompa magna un progetto su un patto per la legalità ma dopo mesi tutto tace e ancora attendiamo fiduciosi che il Pd ci spieghi in cosa consiste il patto per la legalità che ci propone. Insomma, per primi si sono occupati di giustizia e hanno partorito l’indulto, si sono occupati di leggi ad personam ma quando hanno avuto il potere di governare non hanno cancellato una sola legge di quelle che secondo loro avrebbero portato scandalo, si sono stracciati le vesti quando si è proposta una norma sulle intercettazioni dimenticandosi che Walter Weltroni, nel suo programma elettorale proponeva la stessa ed identica cosa, ecco il testo tratto dal loro programma (Intercettazioni sì, violazione dei diritti individuali no
Lo strumento delle intercettazioni di comunicazioni telefoniche, informatiche e telematiche è essenziale al fine di contrastare la criminalità organizzata ed assicurare alla giustizia chi compie i delitti di maggiore allarme sociale, quali la pedofilia e la corruzione.
Bisogna conciliare tali finalità con diritti fondamentali come quello all’informazione e quelli alla riservatezza e alla tutela della persona.
Il divieto assoluto di pubblicazione di tutta la documentazione relativa alle intercettazioni e delle richieste e delle ordinanze emesse in materia di misura cautelare fino al termine dell’udienza preliminare, e delle indagini, serve a tutelare i diritti fondamentali del cittadino e le stesse indagini, che risultano spesso compromesse dalla divulgazione indebita di atti processuali.
E’ necessario individuare nel Pubblico Ministero il responsabile della custodia degli atti, ridurre drasticamente il numero dei centri di ascolto e determinare sanzioni penali e amministrative molto più severe delle attuali, per renderle tali da essere un’efficace deterrenza alla violazione di diritti costituzionalmente tutelati), ed infine si sono occupati della nostra città e anche in questo caso sono dieci anni che i nostri cittadini, democraticamente,, li hanno relegati al ruolo di opposizione. Oggi c’è ancora crede che i nostri cittadini possano avere le fette di salame sugli occhi, sperano nell’ignoranza dell’uomo qualunque, noi di contro ci impegnato tutti i giorni perché i nostri cittadini vengano prima di qualsiasi altra cosa, lo dimostriamo stando in mezzo alla gente e non nei salotti buoni a fare i “radical chic”, lo dimostriamo lavorando quotidianamente a stretto contatto con la nostra gente che è la cosa buona e giusta da perseguire. A lor signori, lasciamo i loro biechi convincimenti, che sono quelli per i quali questo centro sinistra non ha un leader e nemmeno un progetto alternativo serio, poiché invece di crearlo e presentarlo al paese, si limita a criticare le barzellette del Presidente del Consiglio.
Lo strumento delle intercettazioni di comunicazioni telefoniche, informatiche e telematiche è essenziale al fine di contrastare la criminalità organizzata ed assicurare alla giustizia chi compie i delitti di maggiore allarme sociale, quali la pedofilia e la corruzione.
Bisogna conciliare tali finalità con diritti fondamentali come quello all’informazione e quelli alla riservatezza e alla tutela della persona.
Il divieto assoluto di pubblicazione di tutta la documentazione relativa alle intercettazioni e delle richieste e delle ordinanze emesse in materia di misura cautelare fino al termine dell’udienza preliminare, e delle indagini, serve a tutelare i diritti fondamentali del cittadino e le stesse indagini, che risultano spesso compromesse dalla divulgazione indebita di atti processuali.
E’ necessario individuare nel Pubblico Ministero il responsabile della custodia degli atti, ridurre drasticamente il numero dei centri di ascolto e determinare sanzioni penali e amministrative molto più severe delle attuali, per renderle tali da essere un’efficace deterrenza alla violazione di diritti costituzionalmente tutelati), ed infine si sono occupati della nostra città e anche in questo caso sono dieci anni che i nostri cittadini, democraticamente,, li hanno relegati al ruolo di opposizione. Oggi c’è ancora crede che i nostri cittadini possano avere le fette di salame sugli occhi, sperano nell’ignoranza dell’uomo qualunque, noi di contro ci impegnato tutti i giorni perché i nostri cittadini vengano prima di qualsiasi altra cosa, lo dimostriamo stando in mezzo alla gente e non nei salotti buoni a fare i “radical chic”, lo dimostriamo lavorando quotidianamente a stretto contatto con la nostra gente che è la cosa buona e giusta da perseguire. A lor signori, lasciamo i loro biechi convincimenti, che sono quelli per i quali questo centro sinistra non ha un leader e nemmeno un progetto alternativo serio, poiché invece di crearlo e presentarlo al paese, si limita a criticare le barzellette del Presidente del Consiglio.
Che dire???
RispondiEliminaCerta gente non ha proprio il senso più elementare della vergogna!!!
A presto!!!
Con simpatia e stima!!!
Riccardo